Descrizione

È un quadro che richiama fortemente i temi delle mani, inteso come possesso del mondo ma anche la volontà di appartenere a se stessi. Una necessità a me cara che richiama il bisogno profondo di non perdersi in un mondo ormai fatto da migliaia di linguaggi sempre più difficili da comprendere e dove è sempre più facile essere sedotti dalla semplicità degli autoritarismi di ogni tipo.

Dall'acettazione passiva dello status quò, come l'adesione acritica a qualsivoglia credo.

Un mondo che per me risulta molto complicato da gestire e che spesso mi porta a rifuggire per trovare pace nei colori.

Fare qualcosa in cui necessariamente non occorre il consenso altrui.