Gubbio al tempo di Giotto. Tesori d'arte nella terra di Oderisi
lug 07
Termina il 4 nov 2018  Evento caricato da Pitturiamo Perugia, Umbria - Italia

Gubbio al tempo di Giotto. Tesori d'arte nella terra di Oderisi

Palazzo dei Consoli, Museo Diocesano, Palazzo Ducale Perugia, Umbria - Italia

La mostra, a cura di Giordana Benazzi, Elvio Lunghi ed Enrica Neri Lusanna, aprirà al pubblico il 7 luglio, intende restituire, attraverso un corpus di circa 80 opere, il vivace panorama culturale della città di Gubbio nel periodo compreso tra la fine del Duecento e i primi decenni del Trecento.

L’esposizione presenterà anche alcuni dipinti restaurati per l’occasione, opere disperse nel corso della storia, e quadri degli stessi pittori eugubini provenienti da fuori la regione.

Dipinti su tavola, sculture, oreficerie e manoscritti miniati delineano, anche con nuove attribuzioni, le fisionomie di grandi artisti come Guido di Oderisi, alias Maestro delle Croci francescane, Il Maestro della Croce di Gubbio, il Maestro Espressionista di Santa Chiara ovvero Palmerino di Guido, “Guiduccio Palmerucci”, Mello da Gubbio e il Maestro di Figline.

Il padre di Oderisi, Guido di Pietro da Gubbio, viene oggi identificato in uno dei protagonisti della cosiddetta “Maniera Greca”, da Giunta Pisano a Cimabue. Palmerino fu compagno di Giotto nel 1309 ad Assisi, e con lui dipinse le pareti di due cappelle di San Francesco, per poi tornare a Gubbio e affrescare la chiesa dei frati Minori e altri edifici della città.

Dai documenti d'archivio e dall'aspetto delle Madonne e dei Crocifissi appesi alle pareti dei musei, risulta come fossero originari di Gubbio i pittori che si affiancarono a Giunta Pisano, poi lavorarono accanto a Giotto e infine a Pietro Lorenzetti, per rivestire d'immagini variopinte il capolavoro che aprì le porte dell'arte moderna nella chiesa eretta sopra la tomba del santo di Assisi.

Tornati in patria, quei pittori, che erano stati coinvolti nella nuova lingua di Giotto e di Pietro Lorenzetti per un pubblico di papi e cardinali, si cimentarono con un piglio raffinato nello stile e popolare nell’aspetto illustrativo, per farsi intendere anche da un pubblico di fabbri e di maestri di pietra. Si parlò allora a Gubbio la lingua della lauda assieme alla lingua della Commedia.

La mostra è allestita in tre differenti sedi perché ci sono opere inamovibili, ma anche perché ci sono luoghi ricchi di significato e intrisi di bellezza: il Palazzo dei Consoli che sorge sopra una favolosa terrazza che lo fa somigliare a quelle città che i santi portano in cielo nei polittici degli altari; il Museo Diocesano che sorge accanto alla chiesa cattedrale e infine il Palazzo Ducale, che nacque come sede del Comune e finì per essere la residenza di Federico da Montefeltro, signore di Urbino.

Organizzata da Civita Mostre in collaborazione con Gubbio Cultura e Multiservizi e Associazione Culturale La Medusa, l’esposizione resterà aperta fino 4 novembre 2018.

Durante il periodo della mostra sono previsti anche alcuni laboratori didattici.

Evento pubblicato su: http://www.artemagazine.it/mostre/item/7001-gubbio-al-tempo-di-giotto-una-grande-mostra-in-tre-sedi-fotogallery

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