Pompei e i Greci
apr 11
Termina il 27 nov 2017  Evento caricato da Pitturiamo Napoli, Campania - Italia

Pompei e i Greci

Palestra Grande degli Scavi di Pompei Napoli, Campania - Italia

La mostra mette in luce tratti sconosciuti di Pompei. In esposizione ceramiche, ornamenti, armi, elementi architettonici, sculture provenienti da Pompei, Stabiae, Ercolano, Sorrento, Cuma, Capua, Poseidonia, Metaponto, Torre di Satriano, ma anche iscrizioni in greco, etrusco, paleoitalico .

Inaugurata l’11 aprile alla presenza del ministro dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, apre al pubblico fino al 27 novembre 2017, nella Palestra Grande degli Scavi di Pompei, la mostra "Pompei e i Greci”, a cura di Massimo Osanna, Direttore generale di Pompei e Carlo Rescigno (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli).

"La mostra 'Pompei e i Greci' si inserisce in una stagione di rinascita del sito archeologico, dove l'uso intelligente e tempestivo delle risorse messe a disposizione dall'Europa ha creato un modello di gestione efficiente, capace in pochi anni di cancellare le immagini dei crolli con fatti concreti e di promuovere un ambizioso progetto culturale di cui questa mostra fa parte" - ha commentato Franceschini aggiungendo - è una grande mostra a testimonianza della straordinaria stratificazione culturale del nostro Paese e del legame millenario e profondo che ha caratterizzato da sempre la cultura delle civiltà che si affacciano sul Mediterraneo".

L’esposizione offre la possibilità di ammirare oltre 600 reperti, tra ceramiche, ornamenti, armi, elementi architettonici, sculture provenienti da Pompei, Stabiae, Ercolano, Sorrento, Cuma, Capua, Poseidonia, Metaponto, Torre di Satriano e ancora iscrizioni nelle diverse lingue parlate - greco, etrusco, paleoitalico - argenti e sculture greche riprodotte in età romana. 

La mostra nasce da un progetto scientifico e da ricerche in corso che per la prima volta mettono in luce tratti sconosciuti di Pompei; gli oggetti, provenienti dai principali musei nazionali ed europei, divisi in 13 sezioni tematiche, rileggono con le loro ‘biografie’ luoghi e monumenti della città vesuviana da sempre sotto gli occhi di tutti. Vengono così riscostruite le presenze greche prima di Pompei, le forme della città arcaica, i cambiamenti imposti nel golfo dopo la fondazione di Neapolis - di cui si espongono materiali inediti dai fondali del porto - fino al mondo ellenistico e alla grecità pensata e segmentata del mondo.

Con l'occasione della mostra ritornano in Italia documenti e monumenti emigrati all'estero seguendo le vie del commercio antiquario e si espongono gli elmi donati a Olimpia dal tiranno di Siracusa Ierone per celebrare la vittoria dei cumani sugli etruschi, combattuta nelle acque del golfo di Napoli. Sarà possibile riscoprire, nei frammenti di un monumentale cratere proveniente da Altamura, in Puglia, il racconto della battaglia di Alessandro Magno contro Dario, nelle stesse forme e nello stesso schema che troveremo quasi due secoli dopo nel 'Gran Mosaico' proveniente dalla Casa del Fauno. A partire da due scarichi, due immondezzai, uno rinvenuto nella agorà di Atene, la grande piazza del principale centro della grecità, e uno presso i portici del foro di Pompei, si osserveranno le tante similitudini tra oggetti e strumenti che denunciano forme del vivere simili nei due centri nell'avanzato II secolo a.C..

L'allestimento espositivo è stato progettato dell'architetto svizzero Bernard Tschumi e include tre installazioni audiovisive immersive curate dallo studio canadese GeM (Graphic eMotion). Il progetto di identità visiva della mostra 'Pompei e i Greci', realizzato dallo studio Tassinari/Vetta, esplicita gli incroci tra la città italica e la cultura greca attraverso la metafora della scrittura: due anime separate, ma unite nella realtà geografica dal Mediterraneo, si ritrovano anche nello spazio da disegno, dove la tipografia diventa ponte tra due civiltà. 

'Pompei e i Greci' è una narrazione che suggerisce anche un confronto e una riflessione con il nostro contemporaneo con il suo dinamismo fatto di migrazioni e conflitti, incontri e scontri di culture.

La mostra è la prima tappa di un programma espositivo realizzato congiuntamente con il Museo Archeologico di Napoli dove, a giugno, si inaugurerà una esposizione dedicata ai miti greci, a Pompei e nel mondo romano, e al tema delle metamorfosi.