Roma città moderna. Da Nathan al Sessantotto
mar 29
Termina il 28 ott 2018  Evento caricato da Pitturiamo Roma, Lazio - Italia

Roma città moderna. Da Nathan al Sessantotto

Galleria d’Arte Moderna di Roma - Via Francesco Crispi, 24 Roma, Lazio - Italia

180 opere che hanno come protagonista Roma, da sempre polo d’attrazione di culture e linguaggi diversi. Una rassegna che è un omaggio alla città eterna, attraverso gli occhi degli artisti che l’hanno vissuta e gli stili del ‘900 con cui si sono espressi .

ROMA - La Galleria d’Arte Moderna di Roma ospita, dal 29 marzo al 28 ottobre 2018, la mostra ROMA CITTÀ MODERNA. Da Nathan al Sessantotto, a cura di Claudio Crescentini, Federica Pirani, Gloria Raimondi e Daniela Vasta.

In esposizione 180 opere tra dipinti, sculture, grafica e fotografia, di cui alcune mai esposte prima e/o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni d’arte contemporanea capitoline, con protagonista la città di Roma, di cui offrono una rilettura della cultura artistica lungo tutto il Novecento.

Si parte dai primi anni del secolo, quando Sindaco di Roma era Ernesto Nathan (1907-1913) fino ad arrivare al Sessantotto, culmine di una rivoluzione artistica e culturale.

La mostra si muove su di un tracciato storicizzato, con il preciso obiettivo di immergere le opere d'arte selezionate nel contesto geo-artistico, temporale e sociale in cui sono state create.

In primo piano dunque la città, la sua storia e i suoi luoghi, dal centro alla periferia e viceversa. Ma anche i suoi stili artistici, nei diversi periodi che si sono andati affiancando oppure sovrapponendo e sostituendo, in un avanzamento artistico e intellettuale che ha fatto di Roma il perno della cultura nazionale e internazionale del Novecento.

Il percorso espositivo è suddiviso in tre sezioni.

Nella prima “1900-1920 Da Ernesto Nathan alla Grande Guerra” si possono ammirare opere che riproducono paesaggi e figure con valenze simboliste e decadenti realizzate tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del XX secolo (Duilio Cambellotti, Onorato Carlandi, Nino Costa, Adolfo De Carolis, Camillo Innocenti, Auguste Rodin, Adolf Wildt, Ettore Ximenes, ecc.). Si tratta di opere che anticipano quella voglia di rinnovamento e modernità fondamentale per il lavoro degli esponenti della Secessione romana negli anni Dieci (Felice Carena, Nicola D’Antino, Arturo Dazzi, Arturo Noci ecc.), così come per il gruppo dei futuristi e degli aeropittori degli anni Venti e Trenta (Benedetta Cappa Marinetti, Tullio Crali, Sante Monachesi, Enrico Prampolini, Tato, ecc.).

La seconda sezione “1920-1945 Modernità e Tradizione” è dedicata a quella tendenza artistica, per così dire, di “recupero”, spesso teorico oltre che concettuale, dell’antico e della tradizione dell’arte italiana che caratterizza le molteplici correnti artistiche degli anni Venti-Trenta, dal Tonalismo al Realismo Magico, dalla Metafisica, al Primitivismo, tramite le quali gli artisti “guardano” Roma con un nuovo seppur “antico” sguardo (Giacomo Balla, Giuseppe Capogrossi, Felice Casorati, Emanuele Cavalli, Giorgio de Chirico, Achille Funi, Franco Gentilini, Arturo Martini, Roberto Melli, Fausto Pirandello, Mario Sironi, ecc.).

Si prosegue con l’approfondimento della Scuola Romana con focus sulle demolizioni che hanno caratterizzato Roma nella distruzione/ricostruzione del centro città e il conseguente, dissennato, sviluppo delle periferie (Afro, Mario Mafai, Scipione, ecc.), per immettersi nella fase della figurazione e dell’astrazione che ha caratterizzato la cultura post-bellica degli anni Quaranta, Cinquanta e primi Sessanta (Renato Guttuso, Leoncillo, Carlo Levi, Gastone Novelli, Achille Perilli, Giulio Turcato, Lorenzo Vespignani, Alberto Ziveri, ecc.).

La terza sezione “1945.1968 Dalla Liberazione alla contestazione” è caratterizzata dalla compresenza di proposte linguistiche molto diverse e dalla ripresa di rapporti significativi con gli scenari artistici europei e d’oltreoceano. Un ruolo fondamentale per la circolazione delle ricerche internazionali è svolto dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Palma Bucarelli. Sono questi gli anni della Pop Art romana e delle sperimentazioni concettuali della seconda metà degli anni Sessanta che hanno definitivamente dilatato il centro dell’arte e del pensiero artistico di Roma, da Roma oltre la stessa città, per un afflato internazionale (Franco Angeli, Mario Ceroli, Tano Festa, Mario Schifano, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Mimmo Rotella, ecc.).

Ciascuna sezione è affiancata da strumenti multimediali realizzati in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma e l’Istituto Luce. In occasione della mostra saranno anche organizzate (maggio-ottobre 2018) una serie di iniziative culturali – incontri, letture, presentazioni, proiezioni, serate musicali e a tema.

La mostra promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Organizzazione Zètema Progetto Cultura.

Evento pubblicato su: http://www.artemagazine.it/mostre/item/6563-roma-citta-moderna-da-nathan-al-sessantotto