Corso Vittorio Emanuele 14 Palermo, Sicilia - Italia
Quando ho ricevuto l’invito della mostra di Rosy Ministeri a Valledolmo presso l’Associazione Culturale “La Matita” Corso Vitt. Emanuele 14 non ero molto convinto di andare. Il nodo principale è la strada. Se si decide di andare per l’autostrada, dopo il tratto fino a Tremonzelli, al bivio della SS 120 si prende la SP n. 8 che conduce a Valledolmo, (attraversando il parco eolico (tra buche e avvallamenti del manto stradale). Sono complessivamente dopo l’uscita della A19 circa 25 km di strada abbandonata e senza possibilità di intervento pubblico. Valledolmo, un paese bellissimo ma “isolato” e raggiungibile in modo decente dalla superstrada SS 121 in continua manutenzione con interruzioni lungo tutto il percorso o dalla SS 120 che da Termini Imerese porta a Valledolmo con notevoli disagi per chi soffre di mal d’auto. Speriamo bene per il futuro.
Ma fatta questa premessa che ritengo fondamentale anche per capire quale è il problema viario che affligge i valledolmesi e chi decide di recarsi a Valledolmo, malgrado tutto ciò decido di andare. Non so perché ma a me Valledolmo piace. Mi piace la gente e mi piace anche il luogo, avevo anche voglia di vedere la mostra di questa artista che nel suo palmares aveva un bel testo di Franco Spena e nel passato anche Francesco Carbone si era interessato al suo lavoro. Avevo anche messo in conto di visitare la mostra di arte sacra nel vicino Museo “Giovanni Paolo” e nel quale sono stato accolto dalla garbata figura di Pietro Calogero La Monica, curatore del museo, con il quale io e mia moglie ci siamo intrattenuti lungamente dissertando sulle opere, sugli indumenti liturgici, molto finemente lavorati e su alcuni restauri.
Ma per tornare alla mostra di Rosy Ministeri avevo in qualche modo intuito dalla locandina che poteva trattarsi di un’appassionata di farfalle e invece no, la farfalla c’entrava ma era solo un pretesto per dare senso al dischiudersi della vita (dal baco alla farfalla) un processo che avviene come un parto e cioè la voglia di liberarsi da un involucro troppo stretto che non le consente di volare come vorrebbe. Lo vedo, lo vediamo, siamo tutti affascinati dalla nitidezza dei suoi lavori dalla bellezza androgina. Muniti di ali, forse voleranno o forse no. In effetti è irrilevante questo aspetto del librarsi nell’aria. Siamo sempre tutti alla ricerca del proprio equilibrio cercando a volte in una strada già percorsa e che ci ha dato momenti di serenità e forse anche di felicità quelle certezze di cui abbiamo necessario bisogno.
Essere per credere, credere per essere. La nostra vita è un continuo altalenare di momenti di grande euforia di cui bisogna saziarsene per non avere rimpianti nei momenti di enorme buio e profonda tristezza. Scrive Franco Spena nel suo testo in distribuzione in occasione della mostra: “… A volte il procedere delle ombre sembra condurre verso punti di massima luminosità che mettono in evidenza volti, sguardi o parti del corpo che si rivelano sbordando dal modularsi dei panneggi. …” L’artista in una “Costante, raffinata avvolge le figure, in un morbido succedersi di rapporti percettivi …”. E’ un profilo non presente nella mostra, abbiamo avuto però modo di seguirlo attraverso un video che è stato proiettato nel corso della serata inaugurale. Le sue opere in questa sua ultima vernice hanno la parvenza degli angeli. Ora affioranti dalla sabbia, ora immersi in un profondo e meditativo silenzio. Ritengo in ogni caso che ciò potrebbe essere la sua capacità di rigenerarsi approdando ad un universo “alato”.
Nel suo saluto introduttivo alla mostra, Angelo Conti sindaco di Valledolmo ha ribadito come la cultura è madre generatrice di eventi importanti della nostra vita. La mostra di Rosy Ministeri risulta bene equilibrata con la sola eccezione che avrei lasciato unicamente i dipinti. La mostra curata da Franco Panepinto presidente dell’Associazione “La Matita, si è avvalsa dell’intervento di Lilly Zambito che ha letto un suo componimento sulla mostra.“Esseri alati” di Rosy Ministeri è visitabile fino 24 Agosto 2019 dalle ore 18.00 alle 20,00 tutti i giorni
Palermo 19.08.2019 Francesco M. Scorsone