Biografia

L’artista Agostino Di Cio nasce nel 1981. Sin da piccolo si occupa della creatività, o meglio, la creatività non gli permette di non occuparsi di lei. Inseparabili i Lego. Compra, smonta e rimonta secondo il proprio scopo eludendo ogni regola. Questo seme posto in lui germoglia sempre più rigoglioso e più si evolve più lui desidera alimentarlo. Si sposta sulla robotica, naturale evoluzione del modellino statico. Partecipa a varie mostre, e vuole cercare di creare sempre più, come se avvertisse un’insoddisfazione costante. Una mostra su Caravaggio gli apre gli occhi. Ecco l’apice, il completamento di sé. Inizia a dedicarsi alla pittura pratica ma anche teorica, comprendendo che l’estensione naturale dell’arte non può prescindere da campi di indagine come filosofia, psicologia, storia e letteratura. Libri, passione e fogli stracciati colmi di schizzi crescono.
Il punto di partenza della pratica è il fumetto dove risiedono tutte le regole formali e tecniche per erigere solide fondamenta. Ancora fogli stracciati, prove ed esperimenti. Il ritratto realistico è il prossimo passo. Dopo la prima personale sui ritratti, e i primi consensi, partecipa ad altre mostre. Acrilico e gessetti iniziano a far parte del corredo artistico, senza mai tralasciare la continua pratica e gli studi teorici. Volumi e manuali si susseguono sulle mensole. Lo spirito creativo e anticonformistico cresce spingendolo in nuovi esperimenti. Incredibilmente a Lucera nevica, e come potersi lasciar sfuggire un’occasione del genere? Agostino assolda una squadra di amici e dà l’avvio a sculture di neve, ben presto trasformate in ghiaccio. Ma di più. Nascono i primi anamorfismi e le successive mostre di essi affascinano l’osservatore catturato dall’effetto tridimensionale e dal messaggio interno. E così si gioca con tutto e in tutto si cerca l’in sé. L’essere umano è al centro di tutto e su di lui, con le sue tensioni, pensieri ed emozioni, tutto si modella. Poi Sky chiede alla coordinatrice di Lucera, dove il progetto dell’emittente televisiva aveva luogo, un lavoro artistico per chiudere la loro trasmissione. Viene interpellato l’artista Agostino il quale decide di avventurarsi in un nuovo cammino: i mosaici in vetro di murano. Collaborando con la Vetreria Difonte crea una tecnica molto particolare, originale e raffinata. I mosaici così ottenuti sono esenti da qualunque tipo di materiale se non classico e prezioso vetro di Murano: né coloranti, né colle. Solo fine, prezioso e trasparente vetro.
L’artista però non rinnega il suo passato nell’arroganza di essersi elevato ad un livello superiore d’arte, ma lo tiene stretto a sé, poiché parte di sé, e lo integra nella sua arte. Fumetti, eroi cinematografici e mondo della fantasia agiscono insieme e in armonia, convivendo e stimolando sempre più tecniche tutte puntigliosamente e audacemente studiate e sperimentate, insieme a volontà di essere ciò a cui per vocazione si è detto sì. Nel 2015, finalmente, riesce ad aprire lo studio a Lucera e può con piene potenzialità esprimere la sua arte verso chiunque. E questi “chiunque” sono anche molto inaspettati. Iniziano collaborazioni con varie associazioni ma soprattutto con i ragazzi, sia dei licei artisti, sia coloro che sono animati per passione. Vengono creati progetti e realizzate riqualificazioni urbane coordinando e divertendosi con i ragazzi. E domani nuove scoperte con il capo sempre sollevato oltre l’orizzonte.