Alberto Crapanzano - pittore contemporaneo

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Alberto Crapanzano

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Biografia
Curriculum

L’artista Alberto Crapanzano, dopo aver lasciato, durante la sua giovinezza schizzi, disegni, immagini su quaderni, pezzetti di carta e su lettere d’amore, ha iniziato a dipingere.

Scene oniriche, denunce sociali, fantasie amorose, sono nate dalla sua matita facile, dando forma e rilevanza ad un pensiero o ad un’emozione. Ma un’emozione è fatta di tante sfumature ed ecco nascere in lui il bisogno del colore per narrare ciò che il bianco e il nero non riusciva più a dire.

Oggi, osservare quei colori nutre i sensi, sono, infatti, i colori così come i soggetti delle sue tele a catturare e a magnetizzare come una forte attrazione. Spesso, uno, due o più fiori emergono da sfondi intensi e cromie inusuali, dalla cui vista si attivano altri canali, sembra di sentirne gli odori o di poterli realmente accarezzare. Le sue creazioni prendono vita e si donano a chi li sa osservare cogliendone il messaggio, magari lasciandoselo scrivere nell’anima o semplicemente sussurrare.

Le opere di Alberto Crapanzano nei suoi vari soggetti, trasmettono in maniera inequivocabile

 la forza della passione assieme alla delicatezza e la tenerezza di un Amore, il più grande, quello per la Vita in ogni suo sbocciare.

E come un eremita, lontano dalla mostruosità di una società complicata e immemore della più grande ricchezza, eleva lo sguardo verso la madre che genera, dà e sa aspettare un figlio capace di quel vero Amore.

La Natura, infatti, lo accoglie e disperde ogni sua tensione, Alberto vi si immerge e ne sa trarre degli elementi che toccano l’immensità del suo mondo interiore.

 Elementi che dicono ciò che vogliamo sentire, dicono della libertà di cui non bisogna abusare, dicono di schemi da cui non lasciarsi incastrare, dicono ciò che bisogna salvare, dicono che il vivere è semplicemente amarsi e amare .

Della sua terra, Alberto, lascia vibrare ogni corda di gioia e di dolore e con le sue opere, della sua terra ne dà tutto il sapore.

Dott.ssa G. Caramazza.

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CURRICULUM VITAE ARTISTICO

Alberto Crapanzano è nato ad Agrigento il 29/03/1967, attualmente vive ed opera in via 25 Aprile n. 18 - 92026 Favara (AG), dove ha realizzato il suo studio d’arte privato; diplomato Geometra nell’anno 1988; impiegato al Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Cell. 3807741570, Tel. 0922437160; email: [email protected] La sua formazione artistica inizia con la pittura e da qualche anno sta ottenendo riconoscimenti anche con la poesia, in quanto da sempre appassionato amante della lettura e della scrittura. Ha fondato nel 2019 l’APS “Nuvola Bianca” che si ispira ai principi di solidarietà, cultura, pace con lo scopo di favorire iniziative nel campo artistico, culturale, didattico, sociale, paesaggistico e ambientale. Ideatore e promotore nell’anno 2020 del Premio Internazionale “Barone Antonio Mendola” Favara riservato a poeti, scrittori e artisti di tutto il mondo.

ELENCO DELLE PIU’ IMPORTANTI MOSTRE E PUBBLICAZIONI DELL’ARTISTA

Nel mese di febbraio in occasione della 66a Sagra del Mandorlo in Fiore edizione 2011, esposte nel Collegio dei Filippini di Agrigento in una collettiva di artisti contemporanei agrigentini.

Dal 29 al 31 luglio 2011 “Randazzo Arte”, Concorso di pittura, scultura e fotografia, giunto alla sua quinta edizione.

In data 11 agosto 2011 alla terza edizione di Arte & Sapori di Castrofilippo (AG).

Dal 6 al 20 febbraio 2012 al I° Concorso Nazionale di Arte contemporanea della Galleria Open Space Theater, sita ad Agrigento. Tema “ Concordia tra i popoli” con l’opera “Vandana Shiva” .

Nel mese di agosto 2012 espone ad una mostra collettiva abbinata alla quarta edizione di Arte & Sapori di Castrofilippo (AG).

Dal 20 Dicembre 2012 al 04 Gennaio 2013 espone a Comiso ad una mostra collettiva dal tema “Artisticamente Natale”.

Dal mese di gennaio al mese di giugno 2013 frequenta l’atelier d’arte Vittor sito in via P.pe di Villafranca Palermo.

In data 25 maggio 2013 partecipa alla prima Estemporanea di PitturiAmo, tenutasi presso il Casale di Emma, in occasione della giornata inaugurale dell'azienda. Nella sua performance realizza l’opera dal titolo “Andar per contrade”, olio su tela, 50x50 cm.

In data 02 agosto 2013 in occasione della Festa del Perdono di Assisi effettua la donazione di un dipinto, dal titolo: “San Francesco d’Assisi” omaggio a Cimabue, al Convento di Sant’Antonio di Favara dei Frati Minori di Sicilia per la Fraternità la Tenda del Padre Abramo contestualmente ad una raccolta di beneficenza.

Nel mese di Ottobre 2013 è stata pubblicata l’opera “L’Amante” nella rubrica “Speciale Sicilia” del n. 15 ARTANTIS, rivista trimestrale d’arte.

Ha partecipato con le opere “Il Cammino di Santiago” e “L’Amante” alla competizione artistica dal titolo “Vota l’opera che preferisci” promosso dalla galleria d’arte Farini di Bologna, conclusasi il 31 gennaio 2014.

Il 22 Febbraio 2014 realizza per il Museo della Zolfara del comune di Montedoro un’opera pittorica avente come tema ispiratore “ Il lavoro, le lotte e le sofferenze dei minatori siciliani”.

Nel mese di agosto 2014 espone ad una mostra collettiva abbinata alla VI edizione di Arte & Sapori di Castrofilippo (AG).

Nel mese di Gennaio 2015 partecipa al IX Gran Premio Città di Savona “Poesia degli Interni”

In data 02 Maggio 2015 partecipa ad una collettiva con esposizione di disegni, dipinti e opere d’arte in tema Pink Floyd tenutasi presso il Casale di Emma Resuttano (EN);

In data 19 Agosto 2015 espone ad una mostra collettiva abbinata alla VII edizione di Arte & Sapori di Castrofilippo (AG).

Nel mese di Ottobre 2015 partecipa al XII Gran Premio Città di Savona “Le Strade” con l’opera “Il Cammino di Santiago”.

In data 03 aprile 2017 espone l'opera pittorica “A pirrera” durante la presentazione di un libro “Chista a vita ca si faciva a minera” del prof. Angelo Barbieri nella sede di Liberarci Favara.

Nel mese di giugno 2017 partecipa al concorso pittorico indetto dall’Accademia IL CONVIVIO con l’opera “Sciuri di maiu” rientra tra i finalisti e ottiene una pubblicazione e diploma d’Onore di Riconoscimento di Merito.

In data 03 settembre 2017 partecipa all’estemporanea di pittura organizzata dall’Istituzione Giambecchina di Gangi (PA).

Dal 21 settembre al 06 ottobre 2017 espone le sue opere a Comitini presso il Palazzo Bellacera con una sua mostra personale dal titolo: “…COME IN CIELO…COSI IN TERRA!”

In data 29 ottobre 2017 a Giardini Naxos, l’Accademia Internazionale Il Convivio conferisce il premio Diploma d’Onore di Riconoscimento di Merito al Concorso “Poesia, Prosa e Arti figurative” nella sezione “Poesia Inedita” con l’opera “Speranza”, con relativo attestato e targa.

In data dal 16 al 26 Giugno 2018 ha esposto in mostra collettiva presso la Galleria AccorsiArte di Venezia – Castello l’opera “ A Pirrera”.

Nel mese di maggio 2018 partecipa al concorso pittorico indetto dall’Accademia IL CONVIVIO con l’opera “A Pirrera” piazzandosi terzo classificato; la cui premiazione con diploma d’onore e targa è avvenuta a Giardini Naxos il 28 ottobre 2018 presso l’Hotel Caesar Palace.

In data 27 gennaio 2019 a Milano, alla V Edizione del premio poetico nazionale amici di Ron, avente tema: “Un sorso di vita”, è finalista per la sezione “Poesia Inedita” con l’opera “ E la vita che và”, ottenendo un attestato e una medaglia.

In data 12 maggio 2019 partecipa al 2° reading di poesia “Città di Mussomeli” declamando le poesie “Speranza” , “Al mare” e “A Francesco” con relativo attestato di partecipazione.

In data 21 maggio 2019 espone l'opera pittorica “Tra le onde e il vento” durante l'incontro con Luca Casarini, capo missione della nave Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans, organizzato da Legambiente presso la sala Caffè Letterario “Luigi Pirandello” piazzale Caos, Agrigento.

In data 8 giugno 2019 a Sambuca di Sicilia, THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS SAMBUCA-BELICE in occasione del XI Premio Internazionale Navarro 2019 conferisce il Primo Premio sezione poesia singola inedita con l'opera “Al

           mare”.

In data 2/7/2019 è nominato Poeta Federiciano finalista al Concorso Internazionale di Poesia Inedita -Il Federiciano. XI edizione con la poesia “ L'esistenza”.

 In data 07 Settembre 2019 partecipa alla 3^ Edizione di “Svincolo Scillato”, incontri letterari di poesia itineranti, organizzato da SiciliAntica, ANCR e Qui Parco declamando le poesie “L'odore dell'amore”, “Al mare”, “L'esistenza”.

In data 26 Luglio 2020 El Movimiento Poetas del Mundo conferisce il titolo onorario di Poeta del Mondo a Alberto Crapanzano per essere portatore di luce, come una piccola galassia nello spazio che si espande nel tempo, lasciando ogni volta un qualcosa di suo nell'universo.

In data 06 Settembre 2020 la giuria della 29^ edizione del Premio Internazionale Centro Giovani e Poesia di Triuggio (MB) conferisce il 3° Premio per la sezione E silloge inedita.

In data 07 marzo 2021 alla 30^ Edizione del Premio Internazionale “Centro Giovani e Poesia” di Triuggio (MB) la giuria conferisce il Premio Speciale “Percorsi poetici”.

Il 17 maggio 2021 partecipa all’esposizione collettiva di opere grafiche dedicate alla “testa di Ade” presso il Museo di Aidone (EN) in occasione del decennale dedicato alla Dea di Morgantina organizzato dal Club per l’UNESCO di Enna.

VII Edizione Il Parnaso – Premio Internazionale Angelo La Vecchia 2021-2022 Premio della critica per aver ispirato con i versi della poesia “Quello che abbiamo” il commento premiato di Sandra Vezzani.

In data 07/01/2023 L’Accademia Internazionale Il Convivio conferisce Dipoma di menzione d’Onore con l’opera pittorica “Racina” al premio di Arti figurative Antonello da Messina VII Edizione 2022.

In data 19 Maggio 2023 partecipa alla mostra 82 Artisti per Ade organizzata in occasione del ventennale del Club per l’UNESCO di Enna presso l’Urban Center ex convento dei cappuccini.

In data 28/07/2023 è nominato Poeta Federiciano finalista al Concorso Internazionale di Poesia Inedita “Il Federiciano” XI edizione con la poesia “HO BISOGNO”.

Dal 24 giugno al 7 Luglio 2023 espone alla BIST Biennale Internazionale Sicily Trinacria presso l’ex Reala Albergo delle Povere in Corso Calatafimi, 271, Palermodove viene premiato per la delegazione artistica di Agrigento.

ESTRATTI SIGNIFICATIVI DI GIUDIZI CRITICI ARTISTICI.

“Le opere di Alberto Crapanzano nei suoi vari soggetti, trasmettono in maniera inequivocabile la forza della passione assieme alla delicatezza e la tenerezza di un Amore, il più grande, quello per la Vita in ogni suo sbocciare….

…E come un eremita, lontano dalla mostruosità di una società complicata e immemore della più grande ricchezza, eleva lo sguardo verso la madre che genera, dà e sa aspettare un figlio capace di quel vero Amore.

La Natura, infatti, lo accoglie e disperde ogni sua tensione, Alberto vi si immerge e ne sa trarre degli elementi che toccano l’immensità del suo mondo interiore.

Elementi che dicono ciò che vogliamo sentire, dicono della libertà di cui non bisogna abusare, dicono di schemi dei quali non lasciarsi incastrare, dicono ciò che bisogna salvare, dicono che il vivere è semplicemente amarsi e amare.

Della sua terra, Alberto, lascia vibrare ogni corda di gioia e di dolore e con le sue opere, della sua terra ne dà tutto il sapore”. Gabriella Caramazza

“Quello di Alberto Crapanzano è un temperamento artistico innato dove la pittura gli è particolarmente congeniale. i vibranti colori delle sue opere denotano uno spirito libero, sensibile, con una trasfigurazione lievemente ironica della realtà ed una rappresentazione dell’immagine di estrema purezza”. Laura Rossi

“Non è difficile prevedere che l'orizzonte del suo universo poetico sarà segnato dall'espressione di sentimenti legati alla realta' in cui vive e nella quale si riconosce come aedo capace di narrare le vicende di cose e persone. Nel panorama artistico italiano occorrerebbe creare una sezione riservata ai cantori della propria terra: in essa senza dubbio primeggerebbero i siciliani, che la raffigurano anche quando dicono di dipingere "Il Cammino di Santiago". Tela di un artista che "china il capo" di fronte alla divina grandiosità del creato, qui colto in una deserta strada incuneata tra il fiorito digradare delle colline”. Aldo Maria Pero

“Nella Sicilia di oggi Alberto Crapanzano, con la sua sensibilità, lascia un segno di quella che è la sua personale evoluzione artistica. Della sua terra l’artista vuole narrare gioie e dolori e con le sue opere catturarne l’essenza. Immagini oniriche,  denunce sociali, fantasie amorose, questi alcuni dei suoi soggetti che danno vita a pensieri, sensazioni, emozioni. Fondamentale è l’uso del colore per comunicare e  trasmettere idee, intenzioni, motivazioni. Le opere di Alberto Crapanzano vogliono sussurrare, evocare, la passione, l’amore e la devozione che l’artista nutre per la  vita e per l’arte”. Araxi Ipekjian

Una radura in mezzo a spighe di grano e alberi compongono l'opera maestosa dell'artista siciliano. "Aria di Sicilia" è un dipinto di rara bellezza un tripudio di colori e un proscenio estetico che solo Alberto Crapanzano poteva escogitare con un'atmosfera da sogno che infrange l'animo di chi l'osserva. L'artista attinge il suo tema dalle bellezze che offre la splendida Sicilia attraverso uno scorcio di paesaggio campestre consono ad un contesto poetico che l'artista persegue in quasi tutte le sue opere. Antonio Castellana

“Osservando l'opera A Pirrera si resta catturati dalle figure, che presentano i tratti fisici della fatica di chi è sottoposto ad un lavoro duro, come quello in una cava di pietre. Crapanzano riprende uno dei lavori più faticosi e ne descrive la quotidianità. Nella composizione vi è la manifestazione emotiva che emerge dall'accurata scelta cromatica: il blu e il giallo. Il primo predomina l'opera, mentre il secondo ne esalta la configurazione. Infatti il blu invita ad oltrepassare la realtà e nello specifico allevia i colpi contro la dura pietra. La scelta da parte dell'Artista è quella di realizzare un'opera dal forte significato antropologico e ci riporta sia alla lettura pirandelliana e verghiana, che alla pittura di Vincent Van Gogh, con le sue opere dedicate ai minatori. Linguaggi diversi che hanno un denominatore comune: la fatica della vita, una peculiarità che Crapanzano studia in ogni particolare con il linguaggio artistico,con uomini che esternano corpi scheletriti logorati dalla lunga giornata. Le pietre frantumate e la parete ancora da sconfiggere sembrano aprire una lunga partita tra l'uomo e la natura, che l'Artista, difatti, sa cogliere, con grande ingegno narrativo e descrittivo con le figure che occupano lo spazio centrale, proprio a dividere i due opposti. Ma oltre all'aspetto comunicativo vi è in A Pirrera anche lo studio disegnativo che crea armonia tra il primo piano e la prospettiva, a ciò va aggiunto il tratto che segna le forme delle pietre con gli spigoli incisivi. L'opera nasce dal desiderio intrinseco di comunicare un passato che vive nei ricordi”. Enza Conti

La poesia di Alberto Crapanzano và diritta al cuore di chi la legge. Serena Manzone

L’autore utilizza un linguaggio ed una forma poetica molto semplice per comunicare emozioni intense delle quali ci fornisce sinestetiche descrizioni lasciandoci il gusto di immaginare quali esse realmente siano. Marisa Attanasio

Nella poesia “Al mare”, con leggerezza e delicata tenerezza, l'autore sottolinea il carattere essenziale dell'amore, incostante e mutevole come il vento e al contempo radioso e penetrante come i raggi del sole. Una constatazione che prende spunto da un'occasione apparentemente futile come una giornata al mare, ma che diventa opportunità per una profonda riflessione sulla caducità del tempo. Marisa Attanasio

La poesia di Alberto Crapanzano ha una semplicità mozzafiato e una sintesi quasimodiana, dal verso libero approda là dove si è prefissata: nel cuore. Qui vi giace per sempre, quale immagine che la mente non può dimenticare, quale dono al cuore che esso stesso non può lasciare incurato. Nella poesia “Speranza” con Riconoscimento di Merito al Concorso “Poesia, Prosa e Arti figurative” nella sezione “Poesia Inedita” indetto nell’anno 2017 dall’Accademia Internazionale Il Convivio, Crapanzano guarda il mondo con gli occhi seri e intuitivi del bambino, quello celato da ciascuno in sé, e immaginando come un quadro il proprio concetto, lo equipara al mestiere più nobile e appagante che si possa esercitare quello del contadino. Prosegue con due pennellate da maestro, penetrando la coltre di indifferenza e parlando nell’immediato di verità, proprio come s’addice ad un quadro, privo di pagine e copiose parole. Ambientare la poesia in siffatto contesto rurale non è invero, casuale per Crapanzano, poiché egli risente molto dei piaceri e dei dolori della Terra che considera quale dea genitrice di culture, di phatos e di salvezza al contempo. Rosa Di Pieria Iorio

Nella poesia “Quello che abbiamo” di Alberto Crapanzano, la quale inizia e finisce così: E' solo un sogno quello che abbiamo...Mi colpisce la grande consapevolezza ed anche un po' di tristezza che deriva a tratti dall'impotenza umana, al mistero della vita, che pur nella speranza, non possiede mai la sicurezza certa di un cambiamento autentico e reale. La poetica è dolce, dai toni delicati e soprattutto rimanda al senso della collettività che ci unisce e fa da sfondo contribuendo a renderla un canto poetico di autenticità sociale. Sandra Vezzani

Critica sull'opera "Racina" (uva), olio su tela, 38x64, 50x80

Alberto Crapanzano vive ed opera a Favara (AG), dove ha realizzato il suo studio d'arte privato. La sua formazione artistica inizia con la pittura e da qualche anno sta ottenendo riconoscimenti anche con la poesia. Ha fondato nel 2019 l'APS "Nuvola Bianca" che si ispira ai principi di solidarietà, cultura e pace, con lo scopo di favorire iniziative nel campo artistico, culturale, didattico, sociale, paesaggistico e ambientale. Ha partecipato a numerose mostre collettive e a concorsi ricevendo importanti consensi e premi. I grappoli d'uva, che scendono tra le foglie, sono un omaggio ad uno dei frutti simbolo della Sicilia. Gli acini dal colore viola immenso, illuminati dai raggi del sole, richiamano alla generosità di madre terra che non finisce di stupire. Le viti, dal robusto fusto, s'innalzano dal terreno e orgogliose sostengono i tralci ricchi di frutti e di variopinte che ben presto rimarranno spoglie, per iniziare un nuovo ciclo. Nell'opera si evidenzia un forte verismo, che ricorda l'abbondanza e ci conduce alla vita semplice e faticosa del mondo contadino, la quale, ricca di grandi valori, viene scandita dalla ciclicità della natura. Alberto Crapanzano studia l'impianto scenico, rendendolo ricco di particolari, attraverso una modulazione del colore capace di veicolare le emozioni di un luogo interiorizzato che gli appartiene. Enza Conti

Favara, 19 Settembre 2023

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