Alberto Vignoli - pittore contemporaneo
La pittura di Vignoli ci accompagna da molti anni in un viaggio che cambia continuamente riservandoci piacevoli sorprese, ci porta da un passato pittorico tranquillo che all’improvviso cambia in uno tutt’altro che sereno. Cambia lo stile, cambiano i colori e cambiano le tematiche.
Dopo qualche anno la sua anima si calma, la pittura prende un’altra strada, una strada tranquilla, di pace e serenità. Comincia ad amare le opere dei grandi Maestri, comincia a capire le pennellate dei Sapienti, cerca, a suo modo, di imitarli e continua così per anni. Impara tecniche nuove e alterna la pittura classica all’espressionismo.
Con il tempo, la voglia di cercare nuove tecniche non finisce, passa dal creare paesaggi a dipingere figure, getta via i pennelli e comincia a usare spatole, stracci, carta, ma deve ancora sperimentare e cerca ancora, nascono opere liberty, usa i vetri a piombo, gli specchi, che saranno inseriti nei dipinti, ma ancora il suo estro non si ferma, la mano comincia a usare il colore in modo diverso, dopo giorni, mesi di sperimentazione inizia a creare quadri diversi dal solito, non usa più il pennello o le spatole, usa il colore, soltanto il colore che gocciola sulla tela e gettato in modo “energico” nei punti giusti si incontra e si sovrappone, si confonde e si amalgama, questo intreccio di linee crea delle figure, figure molto leggibili. Questa tecnica, veloce nell’esecuzione ma lunga nello studio preliminare, ripresa da Pollok e modificata dall’astrattismo al figurato, diventa per lui un nuovo modo di esprimersi.