Alessandro Bellato - pittore contemporaneo
Si ispira ad esperienze astratto-programmate che sono all'origine di molta arte digitale.
La sua ricerca si basa su una visualità strutturata ma al contempo animata da una costante ispirazione cinetica.
Un lessico geometrico ristretto, il ricorso ad effetti percettivi di saturazione, vertigine e moltiplicazione dei punti di vista.
Coinvolgimento dello spettatore non sul piano emozional-sentimentale ma su quello percettivo psicologico e interattivo, stimolare i fenomeni della visione, sperimentare le facoltà cinetiche dell'opera, dotandola di movimento virtuale, far capire che si vede sì con gli occhi, ma soprattutto con il cervello.
Una ricerca che si concretizza in un esplosione di colori forti, angoli affilati e linee divergenti.
Tensione verso i rassicuranti equilibri della simmetria e delle forme geometriche.
Le proiezioni e i lampi di luce che si proiettano nello spazio.
La solidificazione delle atmosfere, la tensione verso una totale trasposizione della realtà.
Nella sua produzione artistica si assiste ad una astrazione di tipo razionalistico.
Le opere sono progettate sulla base di tre elementi: il colore, il rilievo, il rapporto matematico fra le varie componenti presenti nell'opera, basati su una scansione tripartita dello spazio.
La sua opera si svolge in ambito logico, prendendosi a volte delle licenze, quasi a ricordare che l'arte, e perciò la stessa vita, vivono di razionalità ma anche di spazi preziosi riservati alla fantasia.
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