Biografia
Sono una ragazza di 26 anni, nata a Roma e cresciuta in un piccolo centro vicino al mare. Mi definisco una ragazza normale, laureata in interpretariato e traduzione, ed attualmente impiegata in un Istituto bancario della capitale.
Non ho mai frequentato un corso di disegno, né di pittura, nessuna Accademia, né scuola. Ma non riesco a smettere di dipingere o di disegnare.
Non seguo schemi, proporzioni o scuole di pensiero perché, mia ignoranza, non ne conosco. Il mio schema è il colore, le mie proporzioni la grandezza del foglio, la mia scuola, la pittura che sa guarire l’anima.
Un tizio abbastanza famoso nell’ambiente, un certo Van Gogh, disse: “Voglio dipingere ciò che sento e sento ciò che dipingo”. Esattamente. Le emozioni, quel rimescolio di sensazioni che ci portiamo dentro tutto il giorno in quella zona del corpo tra lo stomaco e il petto, le emozioni dicevo, non si possono spiegare, schematizzare o catalogare. Le emozioni si trasmettono. Punto.
Certe volte, dentro di me, sento che quel rimescolio di sensazioni è semplicemente troppo forte da contenere, talmente grande da provocarmi il bisogno fisico di tirare tutto questo fuori e scaricarlo così come viene ovunque questo tutto cada: che sia su di una tela, su di un pezzo di carta, un fazzoletto, un muro, non importa, purché si liberi ed esca!
Perché le emozioni nascono e muoiono per essere condivise, per essere trasmesse agli altri, per ricordarci che siamo vivi e che siamo umani.
Perché la pittura per me è questo: un modo per farci sentire ancora umani.