Biografia

Mi considero semplicemente una donna in cammino: la mia vita è un moto continuo, un divenire, un perenne progredire verso una meta che è essa stessa in divenire.
E lungo questo percorso che pareva già ben definito, con una laurea in economia e un curriculum conseguente, ho spostato lo sguardo un po’ più in là; grazie ad un progetto d’impresa in collaborazione con i Musei Piceni, lavorando a stretto contatto con artisti locali, ho sentito il richiamo dell’arte, scoprendo la mia passione. Da allora l’attività pittorica è diventata per me momento di sintesi emotiva e di riflessione. Ho iniziato a frequentare botteghe d’arte scoprendo il mio forte senso del colore e delle forme. Mi sono cimentata nel figurativo e nell’informale, ma è il primo che ho avuto l’esigenza di approfondire, dipingendo figure femminili e ballerini di tango, ballo che è per me metafora di vita. Inizialmente realizzavo opere con la tecnica ad olio sfumata a pennello, privilegiando l’uso di contrasti cromatici e tonali ed enfatizzando i chiaroscuri. D’istinto e per motivi emozionali ho adottato una scala cromatica decisa, privilegiando l’uso del giallo e dell’arancio in contrasto con il violetto, accostando i rossi con le varie sfumature del blu e dell’azzurro. Scala cromatica che tuttora mantengo e prediligo, poichè riverso nel colore la mia energia e delego ad esso il compito di rivelare la carica emotiva.
Man mano che producevo ho sentito l’esigenza di distinguermi tecnicamente, perché il messaggio che avevo da esprimere avesse più forza e più personalità. Ho quindi spinto la mia ricerca verso una particolare combinazione di forme e colori per dare vita ad una mia personale visione della realtà quotidiana, moderna, metropolitana, in cui l’immagine, definita da pixel, sembra essere tutto ciò che conta intrappolando i personaggi. 
Lentamente, ma con precisione, volti e idee sgusciano dai chiaroscuri e si stagliano e si affermano con prepotenza di tratti e di voci. In un mondo nel quale tutti si muovono forsennatamente, dove la fretta è madre dello stress, dove non si osserva ma si guarda di sfuggita perdendo tutte le sfumature della vita, nelle mie tele cerco di sintetizzare le mille tensioni del mio sentire interiore e del mondo in cui vivo. 
Traggo ispirazione dalla realtà digitale nella quale oggi siamo immersi. Una realtà frenetica fatta di immagini, di fotografie e video, di fotoritocco. Una realtà parallela alla vita reale, importante quanto e a volte più di questa. Nel mio immaginario i pixel che compongono i soggetti delle mie opere rappresentano il punto di contatto tra il reale e il digitale. Attraverso questi pixel dai colori vivaci dipingo le persone e il loro io interiore nelle sue infinite sfaccettature, rappresentando con essi la complessità dell’anima. Movimento dei soggetti rappresentati e staticità dei pixel: sono queste le antinomie del campionario utilizzate nell’interpretare la mia cifra stilistica.
Per realizzare questo mio immaginario mondo, ho abbandonato il pennello per utilizzare esclusivamente la spatola con la quale coniugo sfumature e materia. Il colore, quindi, con tutto il suo spessore, è soggetto, oggetto e mezzo espressivo delle mie opere.
I temi raccontati dai miei dipinti vengono fuori dal mio vissuto e dalle mie passioni: i viaggi, la musica e la danza. 
Il fulcro del mio lavoro è la donna, le sue emozioni e il suo viaggio verso la libertà. Una donna calata nel periodo attuale, con la sua necessità di liberarsi da violenze e prevaricazioni, da ruoli definiti e limitanti, da gabbie che non le consentono di esprimere appieno la sua personalità. 
Gli occhi della serie “Io ti vedo” e i tanghi ruotano attorno alla donna e ne completano il viaggio, alla ricerca della consapevolezza di se stessa e dell’altro da sé.
Ho iniziato ad esporre nel 2011 con la mia prima mostra personale a San Benedetto del Tronto, cui sono seguite altre personali nelle Marche, ma anche in Veneto, in Toscana e in Puglia. Ho partecipato, inoltre, a collettive ed iniziative artistiche in diverse città italiane, tra le quali, Roma, Firenze, Ferrara, Bologna, Piacenza, Lecce, Macerata, Barletta…
Nel 2014 e 2015 ho avuto l’occasione di esporre alcune opere all’estero: a Parigi, partecipando alla 13^ edizione del Salon Art Fair Shopping Carrousel du Louvre e poi a Bratislava presso il prestigioso Palazzo Pallfy, e infine a Tokyo presso la Minato Mirai Gallery.
Partecipando a concorsi nazionali ed internazionali, mi sono aggiudicata il terzo premio ex aequo al 3 Concorso Internazionale di Pittura Colore e Materia (2016), il premio speciale della Critica per la ricerca cromatica e l’originalità tecnica alla Biennale Internazionale Arte e Territorio in Umbria 2015, sono stata votata dai visitatori Giapponesi di IAT Tokyo 2015 tra i primi 8 artisti partecipanti e nel 2013 – 2014 ho ricevuto due premi di rappresentanza nelle edizioni XX e XXI del Concorso Internazionale G. D’Annunzio e due premi nelle edizioni 2013 e 2014 del Concorso Internazionale La Spadarina.
Durante il suo tour italiano del febbraio 2017, il noto musicista statunitense Alphonso Johnson vide su una rivista una foto del mio dipinto “WHY?” e mi commissionò la realizzazione di un’opera per la copertina del suo nuovo disco “Metaphors”, che realizzai nel maggio dello stesso anno e che ora è parte della collezione privata del musicista.