FESTIVAL INTERNAZIONALE MUSICA & PACE

Festival internazionale "MUSICA & PACE 2023" -CRONISTORIA EVENTO-

CUNEO: 30 LUGLIO - 5 AGOSTO 2023

Si è concluso il Festival Internazionale "Musica & Pace".

Dal 30 luglio al 05 agosto sono saliti sul palco di Piazza Foro Boario: cantautori, compositori, band, musicisti, scrittori, aforisti, poeti, pittori, scultori, attori, attivisti umanitari, operatori di pace, associazioni...

provenienti da tutta l'Italia nonché dall'estero.

Un grande successo di pubblico nonché di critica.

È stato un evento magico che ha trasmesso con musica, luce, colori e concetti: la Pace e la Fratellanza Universale.

A seguire la cronistoria dell'evento redatta dalla co-conduttrice Maria Marchese (poetessa e scrittrice).

 

Un ringraziamento sentito a tutti coloro i quali hanno permesso, con Prohumanity, la riuscita di questo fantastico evento.

Un grazie sentito alle migliaia di persone che hanno partecipato al Festival.

Vi abbraccio con tutta la forza umana che possiedo.

 Aurelio Blengino

Presidente "Prohumanity"

-Volontariato Senza Frontiere-.

 

Articolo di Maria Marchese (poetessa, scrittrice e curatrice).


Prima parte tratta dal libro di Aurelio Blengino: "L'arte per la pace"

"Le guerre sono la conseguenza di un lungo silenzio umano. La gente muore nel rumore della battaglia ma oltre il fronte il mondo è silente" (silenzio...).

"La pace è la più elevata delle arti umane" (silenzio…).

"Le disumane armi portano morte, guerra e devastazione; le umane parole riportano vita, pace e costruzione. Se le armi mutassero in dolci vocali e luminosi sorrisi, il genere umano non verserebbe lacrime di sangue" (silenzio...)

Altri noti aforismi e racconti dell'Artista.

Maria Marchese, co-presentarice con Aurelio, poetessa, curatrice e critica d’arte comasca lascia passare qualche secondo affinché, tra il pubblico presente al Foro Boario, ogni aforisma dell’Artista cuneese rompa quel silenzio umano; chi meglio di lui, testimone di tante guerre, può polverizzare il mutismo dilagante e risvegliare le coscienze dal torpore e da un comodo letargo.

Aurelio Blengino porta con sé i detriti dei fallimenti umani, spiega ancora la Marchese: filo spinato, elementi crivellati dai colpi di mitra… carichi di valori emotivi e rabbia, senso di resa, dolore, ma anche tenacia nel perseguire un proprio intento; l’uomo e l’artista sono quel pazzo, quel Cristo, come cita la canzone di Massimo Priviero "Il mio nome è pace", colonna sonora dell’intera manifestazione, tanto che le opere, così impattanti, diventano come schiaffi in pieno viso, una sveglia necessaria. L’action painting di Blengino è un lacrimoso pianto emozionale che battezza un diastema riflessivo, evocazione di stati d’animo che si confondono, fanno a botte, si contaminano palpitanti, indomi febbricitanti, conclude la critica d’arte. Aurelio Blengino, presidente di Prohumanity -Volontariato Senza Frontiere-, ha fortemente voluto questo evento, "Musica e Pace", spendendo tutte le proprie forze per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle '59 terribili guerre' in essere nel mondo.

LA CRONISTORIA DELLE CINQUE SERATE DEL FESTIVAL

Le cinque serate hanno riscosso grande successo, con un importante affluenza di pubblico; il format creato da Aurelio Blengino (organizzatore del Festival, pittore, scultore, aforista, autore e presidente "Prohumanity") e Massimo Priviero (cantautore, compositore, scrittore e art director del Festival), è risultato oltremodo vincente. Quattro le associazioni presenti: Prohumanity, Noi 4 You, attiva contro ogni forma di violenza, la cui presidentessa Monica Marro ha spiegato gli intenti, Associazione internazionale AMOA, medici oculisti per l’Africa, per la quale è intervenuta la dott.ssa Virna Casamenti, e l’Associazione MamAlhoa.


30 LUGLIO: Daniele Gennaro, cantautore, accompagnato dalla violinista Laura Merione e da Paolo Enrico Archetti Maestri, frontman degli Yo Yo Mundi si esibiscono creando attimi intensi, quotidiani, la cui delicata malinconia trova origine nei testi di Gennaro. Scarlet Rivera, violinista e vocalist di Bob Dylan, accompagnata dalla sua eccezionale band (tra i membri Andrea Parodi -musicista, Raffaele Kohler- Trombettista), strega il pubblico: quei capelli indomi e porporini incorniciano una performer virtuosa, che seduce sia col violino che con la sua meravigliosa voce.


2 AGOSTO: i Minimo Vitale , quindi il cantante Alberto Neri, i chitarristi Luca Consonni e Josy Brazzale, il bassista Davide Torrione e il batterista Alessandro Longo portano sul palco un rock salace e ricercato, fatto di sonorità incalzanti che sposano testi che arrivano diretti alla gente, pagine di un diario quotidiano umano.


Stravolgono e coinvolgono tutto il pubblico presente i MarleneKuntz : Cristiano Godano, Riccardo Tesio, Luca 'Lagash' Saporiti, Davide Arneodo, Sergio Carnevale si esibiscono in una carrellata dei loro brani più noti.


3 AGOSTO: Michela Giordano , giovane cantautrice e compositrice di Vernante, con l’arpista Isabella Puppo, creano un sodalizio, tra due diverse valli occitane, che incanta tutti; la voce cristallina della Giordano, accostato al suono dello strumento della Puppo, dà vita a ballate eleganti e incalzanti, in cui la lingua occitana e la tradizione medioevale sposano storie muliebri e di montagna.

Chapeau per il cantautore Alberto Fortis -one man show- che apre il sipario su un’eleganza performativa D.O.P.! Magia vera.


4 AGOSTO: Niccolò Maffei e Nicolò Botasso si esibiscono in una selezione di brani che risalgono al tempo della band "Made in Italy", in versioni jazz pop: la tromba di Botasso alleggerisce l’aria con note di fumo, torba, caramello e vaniglia -come uno scelto whiskey-, mentre i testi di Maffei diventano gestazione di una realtà metropolitana, nottivaga, da club.

I testi di Francesco Baccini, accompagnato dal chitarrista Michele Cusato, suonano come passi di tip tap sulla strada: il ferro batte piccoli, ironici colpi sui nonsense sociali, rivisitati con un occhio giocoso ma salace. Plastico, mutevole e diretto, strappa il sipario tra lui, la gente e il tempo -sssh! Tace il tempo- ieri come oggi è affezione, familiarità, con un pizzico di nostalgia.


5 AGOSTO: è un duetto "très charmant" quello italo/francese composto da Diego Origlia e Jean Luc Danna : i brani hanno però il fascino dell’eteroglossia socialmente impegnata e di un’eterofonia spirituale che avvolgono il pubblico.

Massimo Priviero, che è anche attore teatrale e autore, indicato dalla nota rivista "Buscadero", la più autorevole nel settore, come "la voce più bella e più vera del rock italiano" e al quale ha dedicato 2 copertine, performa con un rock impegnato, a tratti romantico altre volte graffiante.

Uno spazio non indifferente è stato dedicato alla poesia: la poetessa comasca interpreta alcune liriche di Alessandro Servetti e di Ernesto Filitto, mentre lo scrittore Alberto Marubbi intrattiene i presenti con due suoi brani, riscuotendo notevoli consensi.

Durante l’evento presenziano anche Patrizia Manassero, sindaco della città, sottolineando l’asprezza delle guerre e la necessità di creare una cultura volta alla pace e Luca Serale, vice sindaco.

Si chiude il meraviglioso evento, Aurelio Blengino, presidente "Prohumanity", promette al pubblico di ripetere il Festival nel 2024 e cita altri eventi in fase di creazione.

Arrivederci nell'immensa musica della Pace e della Fratellanza Universale... senza confini. 





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