Romano Pelloni
Esprimere con parole le chiavi di lettura dell?arte di Franco Bulfarini non è semplice. Non basta ?leggere? i linguaggi visuali che egli utilizza: le linee, i ritmi, i volumi, gli spazi, i colori; occorre conoscere anche la storia di questo ?operatore dell?arte e per l?arte? perchè la sua formazione artistica presentita fin dall?infanzia, dopo le plurime esperienze adolescenziali si è sviluppata nutrita da studi culturali alti e da una capacità di indagare la storia dei popoli per meglio conoscere l?umanità.
Promotore e animatore dal 2001 della ?Bottega degli artisti? con sede a Ravarino di Modena per l?innato bisogno di comunicare, egli è anche un affermato e ricercato critico d?arte.
Occorre guardare le sue opere utilizzando due registri: quello emotivo e quello razionale. Se il primo ci avvince per la ricca cromia, per le complesse composizioni ove il dato figurativo si stempera sempre più efficacemente, come è per le più recenti opere, in una trama astratta, il secondo registro, quello della razionalità, ci permette di cogliere i significati simbolici sulle problematiche sociali del nostro tempo, dall?inquinamento del territorio alla violenza, alla condizione femminile, al razzismo, per dirne di alcune.
Occorre pur dire che talvolta la componente razionale predomina sul risultato estetico per quel suo bisogno di comunicare già evidenziato. Questo rigore culturale conferisce alle sue opere una pulizia formale ed una ricchezza di soluzioni estetiche originali grazie a tecniche miste che rendono e renderanno sempre più riconoscibile e personale il suo stile. Ne sono testimonianza le opere della serie Metamorfosi ove la trama compositiva ispirandosi ad elementi della natura, a screpolature di minerali o di vegetali, accoglie e dilata brani di profili o di corpi umani accomunandoli ad un identico destino e coinvolgendo in questi messaggi l?osservatore più attento e snsibile.
Romano Pelloni 2007