Biografia
Celestina Salemi
Biografia
Abile sperimentatrice di tecniche e d’immagini, Celestina Salemi dà corpo nei suoi dipinti a figure intense e potenti. Per realizzarle, s’ispira a scatti personali - fotografie d’archivio o realizzate in studio - che riproduce su tela utilizzando nient’altro che il suo occhio e il suo pennello. A questo momento creativo di estrema lentezza ne segue un altro segnato dal dinamismo, in cui l’artista si diverte a inserire, nelle composizioni dipinte a olio, materiali diversi o oggetti di dichiarata valenza simbolica, capaci di accentuarne o, al contrario, di trasgredirne il realismo quasi fotografico. Salemi prende spunto da eventi personali o da iconografie religiose, ma rappresenta soggetti universali quali la fugacità del tempo (L’inganno, 2008), la forza distruttiva delle passioni (Disperazione, 2009), l’immoralità dell’agire politico (Italia con cancro, 2011) o il potere salvifico della cultura (Un canto per l’arca, 2009), della tolleranza e della solidarietà (L’angelo della luce, 2010). Alcune suggestive figure evocano le contraddizioni della sua terra, la sua bellezza altera, la sua decadenza. La sua città natale, Palermo, è ora donna-rapace dallo sguardo vitreo, incapace di accorgersi che l’alloro che un tempo le cingeva il capo si è ormai disintegrato (S.P.Q.P., 2012); ora è invece figura straziata da una palma rinsecchita, che sorge, come uno spaventoso tumore, dalla sua testa (Palermo muore, 2010).
Dott. Storica d’arte Roberta Trapani
Celeste Salemi vive e lavora a Palermo, sua città natale. Le sue opere sono specchio di un'emotività debordante e frutto di un percorso artistico insolito. Iscrittasi all'Accademia di Belle Arti di Palermo nel 1968, all'età di 18 anni, la Salemi abbandona dopo pochi anni l'espressione artistica. Vi ritornerà nel 2004 quando sceglierà di fare del mondo della pittura il proprio universo.
Con il passare del tempo, l'iperrealismo fotografico delle prime opere si evolve in rielaborazioni del reale cariche di lirismo. Esplorando a fondo le possibilità offerte dal mezzo pittorico, l’artista palermitana rinnova la tradizionale tecnica ad olio e genera una pittura eterogenea, vibrante di simboli e colori forti: “i colori della mia terra, i miei colori interiori”. I luoghi, i volti, le immagini classiche e personali che popolano il suo universo intimo, si ricompongono sulla tela con straordinaria vitalità. Gli oli dai colori intensi ed irreali, gli audaci tagli prospettici, proiettano i soggetti ritratti in realtà oniriche.
Gli elementi materici in rilievo servono ad accentuare l'impatto sull'osservatore. Nelle opera non vi è nulla di digitale, sensazione che si potrebbe avere alla prima visione di un suo dipinto. Solo un occhio attento e competente si renderà conto che il lavoro dell’artista è frutto di studio approfondito, di impegno tenace e di sperimentazione costante.
La foto, altra passione dell’artista, è un elemento di stimolo per l’immaginario della Salemi, dall’osservazione di queste, infatti, scatta l’imput alla creazione e la scelta dei soggetti.
Alle donne è da sempre stato accordato il diritto degli oggetti: che gli oggetti entrino nel dipinto allora, rendendolo altro da sé, come in un gioco. Materiali plastici, pietre dure, brillantini, foglia d’oro, pietrisco e vetri penetrino con la loro presenza materica, facendo vibrare o torturando la tela, donando alla pittura una vita più gaia, meno pretenziosa e una nuova leggerezza alla tecnica ad olio che diventa così corporea e tangibile, non soltanto visibile, ma palpabile.
Dott. Storica d’arte Roberta Trapani
L'iper-realismo di Celestina Salemi non è assolutamente fredda trasposizione della realtà, ma al contrario possiede tutta la forza espressiva e lirica delle opere più intimistiche.
I tratti fisici, le espressioni dei visi, tutto concorre a rendere unici i suoi ritratti, così reali eppure così misteriosi. In una maniera o nell'altra c'è sempre l'Io dell’artista, senza remore allo spettatore. La narrazione cromatica e polimaterica delle sue opere rende particolarmente pregevole la sua arte, benché il loro valore vada ben oltre un certo perfezionismo estetico. Invero, per alcuni aspetti, le sue opera inquietano persino, per l'atmosfera che la pittrice riesce a imprimervi. Anche se in altre opere si nota, invece, un preziosismo quasi barocco, che ricorda tanto il calore e il colore della bella terra siciliana.
Celestina Salemi dimostra sempre di avere estro creativo e originalità artistica, meritando grande interesse sia da parte del pubblico che della critica.
Dott. Critica d’arte Nadine Giove