Biografia

Francesco Montorselli nasce a L’Aquila, in un paesino di montagna nel cuore degli Appennini Abruzzesi "Cesaproba";

L'Origine del suo Amore per l'Arte, nasce dalla ricerca appassionata delle sue Radici; delle sue Origini, ricercate e ritrovate spolverando nelle antiche memorie disperse tra le pagine della Vita, riscoprendo, nel suo Presente, dalle testimonze Tramandate di Generazione in Generazione e dalla presenza di "Fonti storiche, l'esistenza di questo Amore per L'arte nel suo Gene; la sua passione che fin da bambino si immerge nella fantasia della storia non scritta, cercando di ricostruire attraverso i frammenti e i racconti degli insegnamenti dei suoi avi,celata dai secoli e dal tempo.

Grazie ai suoi nonni, fonda le basi spirituali della sua vita nell' l'importanza di "Sapere" imparare dalla Natura, nel Rispetto della stessa.

L'Amore per il Creato come Arte Primordiale:

Per il cielo e i suoi colori e la luce che Illumina e per la Terra e i suoi frutti; come in ogni primavera germoglia il "seme, Risorge ed emana i suoi profumi, le infinite sfumatore di colori che si mescolano nell'aria conducono ad unico arcobaleno fatto di luce

Come il bruco .... diventa farfalla così L'Arte è nello Spirito ...

così L'artista ... diventa "strumento" della Natura ... di Dio.

L'Arte come mezzo di unione..........

Da L'Aquila, diplomato come maestro d'arte del legno nel 1996, nel 1999 si trasferisce a Roma, dove prosegue gli studi d'arte, affinisce le sue capacità tecniche nell' ebanisteria presso la bottega dei maestri Gianni e Giuseppe Fubelli. Vive quegli anni a stretto contatto con artisti di fama come Giacinto Cerone, maestro contemporaneo indiscusso. Frequenta lo studio di Giacinto Cerone, collabora alle sue opere come alievo diretto nello studio di Santa Croce in Gerusalemme a Roma.

Apprende da lui l'essenza dello spazio scultoreo, nei dialoghi intimi e nella purezza del gesto, con il maestro, ma allo stesso tempo assorbe da Lui la potenza del vulcano che si scaglia sullo spazio fisico, dell'inquietudine attraverso la lavorazione plastica della materia in una completa simbiosi dinamica con il proprio istinto comunicativo