Biografia

Daniela Celi nasce a Messina, vive e lavora a Barcellona P.G. con studio in via S. Andrea N 215/B.

Laureata in Architettura presso l’Università di Reggio Calabria ha lavorato per anni come progettista.

Studiosa ed appassionata d’arte, dal ’92 è stata docente di storia dell’arte in vari Istituti d’arte e Licei artistici, vincitrice di concorso nel ’95 è stata nominata titolare di cattedra presso il Liceo Classico Luigi Valli di Barcellona P.G. (ME) , attualmente Istituto Superiore Medi.

Fin da bambina ha manifestato una grande passione per il disegno e la pittura, che ha coltivato nel corso degli anni con costante applicazione ed impegno. Ha partecipato a varie collettive e a Concorsi di Pittura , riscuotendo premi e riconoscimenti, ha esposto in personali, ha organizzato e curato mostre con successo di pubblico e di critica.

 Artista sensibile ed originale, ha compiuto i primi passi nell’ambito del realismo , per poi sperimentare svariate possibilità espressive, attraverso un percorso di ricerca figurativa e cromatica basato su un attento studio della storia dell’arte di tutti i secoli.

Infine, attingendo alle sollecitazioni che le provenivano dalla lezione delle avanguardie storiche, con libertà personalissima ha saputo creare un proprio stile inconfondibile, caratterizzato dall’uso di una consistenza espressiva e fisica della linea, da una intensa ricerca cromatica, da una luce cristallina che definisce i volumi ,da un nitore formale che conferisce alle opere un ampio respiro, stile che ella ha denominato “ Linearismo concettuale”.

 Tale denominazione assume un significato specifico : secondo l’autrice l’ Arte deve superare la frattura venutasi a creare con l’avvento delle correnti artistiche americane nella seconda metà degli anni sessanta, secondo le quali i concetti e le idee espresse assumevano maggiore importanza rispetto al risultato estetico e percettivo dell'opera stessa ; occorre invece sostenere una nuova e diversa concezione dell’arte che miri ad unificare il significato concettuale- comunicativo con il piacere estetico, secondo una visione che recuperi i valori formali ed estetici della cultura artistica tradizionale.

Nelle opere della Celi l’immaginario pittorico si esprime attraverso componenti formali dinamiche definite da linee-forza che creano compenetrazioni, lasciando campo ad incastri e rotazioni. L’orditura dinamica delle linee provoca una sfaccettatura cromatica di molteplici elementi geometrizzanti, che danno vita a fantastiche invenzioni di personaggi- simbolo, esseri che sembrano prendere vita dagli eterni movimenti ritmici del cosmo, le cui flessuose traiettorie si intersecano e si incastrano nell’eterno gioco della vita.

Ed ecco la “Femme-Nature”, Dea dell’energia vitale, Natura-femmina, Dea Madre, affascinante e

misteriosa forza generatrice di Vita. E ancora “Gli amanti”, talmente compenetrati da costituire quasi un unico involucro, esaltazione del valore primario dell’Amore.

 Molto interessante la serie degli “Abbracci” , iniziata nel 2003 ( dal primo al quarto) , ove corpi si stringono in posizioni articolate , esprimendo sentimenti contrastanti, passione e sofferenza , amore razionale e carnale, dolcezza e aggressività, possesso e sottomissione, eros e thanatos .

Intento ultimo dell’artista è riuscire a creare Armonia, sia in se stessa , che nel mondo intorno a sé.

In un momento di sbandamento e profonda crisi sociale ella intende professare il potere “salvifico” dell’Arte, che può risvegliare le coscienze , inondandole di profondi valori spirituali, attraverso il recupero di una visione “Classica” della Bellezza, intesa come espressione di Bontà, Giustizia e Verità.


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