Daniela Tanasa - pittrice contemporanea
Mi chiamo Daniela Tanasa e sono una pittrice, una moglie e una mamma. Sono nata nel 1990 ad Adjud, una piccola città della Romania, in cui ho vissuto fino a sedici anni. Quarta di cinque figli, provengo da una famiglia numerosa, allegra e vivace. Mia madre e mio padre lavoravano nella fabbrica di cellulosa della città, alternandosi per stare a casa al nostro fianco come potevano. Noi bambini – ovvero noi fratelli, assieme ai ragazzini del vicinato – giocavamo spensierati incuranti del tempo che passava, tra gare e partite di calcio in cui spesso noi femminucce avevamo la meglio. Il contatto con la natura è sempre stato molto importante per me: ero incantata dall’eleganza dei tulipani e, quando potevo, spendevo i giorni d’estate in riva al lago, a pescare a volte niente solo per il gusto di godere di quella tranquillità, della comunione con gli elementi, del delicato concerto di uccellini e rane, i cui versi si intrecciavano al tramonto con un’armonia la cui memoria mi commuove anche oggi. Oppure ancora ricordo i profumi della terra, dell’orto che coltivavamo assieme ai nostri genitori imparando l’impegno e la cura che servono a far crescere un germoglio, l’aroma delle pietanze squisite che preparava nostra madre al mattino prima di lasciarci per la fabbrica, mentre io la osservavo incuriosita ed emozionata come di fronte a un alchimista con la sua creazione. Della mia infanzia porto con me il senso di calore e di scoperta, l’impressione delle sensazioni sul corpo, dei colori vivaci della natura negli occhi.E poi alcuni fatti rovinosi vennero a sconvolgere la nostra vita. Mentre mio fratello minore fu colpito da un doloroso malanno, nostro padre perse il lavoro. Lo stipendio di nostra madre non bastava: ci trovammo improvvisamente poveri e decidemmo di cercare maggiore fortuna in Italia. Era il 2007. A Reggio Calabria, dove ci trasferimmo, pochi anni dopo incontrai l’amore della mia vita, con cui avrei costruito una famiglia: oggi abbiamo due figli meravigliosi.Nel frattempo, nel 2010 proprio grazie a mio marito incontrai Enrico Iaria, pittore e graphic designer reggino di nota fama, che nel 2013 dipinse un mio ritratto a olio. Vedendolo all’opera, rimasi sconcertata dalla maestria con cui sapeva dare forma ai colori sulla sua tela e, grazie a lui, cominciai a interessarmi di pittura. Mentre mi avvicinavo ad autori come Frida Kahlo e, in generale, all’arte naïf, Enrico Iaria, che considero il mio maestro, mi regalò alcuni segreti del suo mestiere e così su suo consiglio iniziai a esprimere me stessa dipingendo: da lui ho imparato a evocare i miei sentimenti attraverso piccoli particolari, siano essi un colore, il soggetto che ritraggo o il bianco tessuto della tela. Enrico Iaria, purtroppo, morì nel 2017, colto da un brutto male, lasciandomi orfana di un maestro e di un caro amico. Non ho più avuto modo di recuperare il quadro che aveva dipinto per me. Tuttavia, il suo insegnamento e le nostre vivaci discussioni sono con me ancora oggi, quando nei quadri che creo imprimo le mie emozioni – rabbia o passione, amore o dolore: “Fantasia dell’anima” ne è un esempio, con il suo tratto nervoso, eppure ancorato alla terra – o quando affianco un tocco di realtà alla mia fantasia, come si può notare in opere come “Lovely Alkekengi”, dove la bacca della pianta di alkekengi, quasi un cuore rovesciato, si staglia su d’uno sfondo notturno e sognante.
La natura per me ha ancora un ruolo primario, oggi nei miei quadri come quando ero bambina nella vita, sia perché è capace di rappresentare gran parte dei miei sentimenti, sia perché oggi come allora sa evocarli. Vita e natura, natura e vita sono indissolubilmente legate, perché alla natura apparteniamo come un feto appartiene al corpo della propria madre; perché, pur rendendoci da essa autonomi nel tempo, a essa non possiamo che rimanere ancorati, attraverso un cordone ombelicale simbolico che continua a condurci a lei. La natura è la madre universale di ogni essere umano: per questo non posso stancarmi di interpretarla e rappresentarla in tutte le sue variegate e inesauribili forme. La natura è il dettaglio ed è il tutto, è la nostra radice, il nostro essere, ma anche il nostro futuro.
Biografia scritta in collaborazione con Nina Ferrari – Il Tuo Biografo ( www.tuobiografo.it ; [email protected] ; tel: +39 3884646436 )