Dario Somigli - pittore contemporaneo
Ho iniziato a dipingere d’impulso dagli anni ‘80, da autodidatta, guardando a fondo tutta la pittura che mi aveva sempre affascinato fin da ragazzino, come quella degli impressionisti francesi, dei post impressionisti, di Van Gogh, e di tutta la pittura in genere degli inizi del novecento come di quella di Carrà e di De Chirico. Mi sono da subito tuffato in bagni di colori ad olio adorandone anche la consistenza, la pastosità e l’odore. Mi sono presto diretto a crearmi un personale minimalismo paesaggistico, fatto di ingombri geometrici ai quali ho dato tridimensionalità attraverso lo studio delle atmosfere che creavano la luce e le ombre nelle varie ore del giorno, escludendo le presenze umane ma tracciandone solo le relative tracce in gusci abitativi vuoti che li rappresentano. Ultimamente mi sono appassionato nello studio e nelle accurate riproduzioni del pittore del realismo americano del '900 Edward Hopper, senza lasciare contemporaneamente di iniziare, per contrasto, a trovare anche una mia libertà di espressione attraverso un percorso di ricerca astratta e informale che sto ancora continuando a fare.
Ho esposto quasi esclusivamente in internet, tranne poche collettive alla fine degli anni novanta come nella galleria "Studio Logos" di Roma a Trastevere e comunque ho venduto parecchi quadri a privati collezionisti nei primi siti di aste online della fine degli anni ‘80 e ‘90.