Emilia Esposito

Vento e anima nelle opere dell’artista crotonese Domenico Levato

Artista crotonese eclettico e dinamico, Domenico Levato è un pittore alla ricerca continua delle emozioni estemporanee più intense che trovano forma, energia e fisicità su tele e che in poco tempo diventano opere brillanti di luce e colori. Il percorso di Levato ha inizio presso il Liceo Artistico di Catanzaro e continua all’Accademia di Belle Arti a Roma dove, laureatosi in scenografia, prende parte come aiuto scenografo alla realizzazione di alcune pellicole famose quali: “L’Appuntamento” di Veronica Perugini , “Donne di mafia” e “Caso di coscienza” di Luigi Perelli. L’amore per l’arte si è manifestato in lui fin dall’ adolescenza, quando ha potuto esternare il suo ricco e complesso mondo interiore tramite l’uso di pennelli e colori. La pittura rappresenta infatti, a suo dire, un istinto, un’emozione che nasce dal raccoglimento in sé stessi, un’estensione e una proiezione del proprio ego verso una realtà intuita e desiderata, un modo per esprimere gioia e benessere. Dopo le prime promettenti e incoraggianti prove, ha partecipato a diverse mostre che hanno avuto luogo a Torino e a Milano, tra le quali l’ ”Expo Food Art”, una collettiva a cura dell’Associazione Amici dell’Arte in collaborazione con l’Amministrazione di Cologno Monzese, esponendo l’opera “Last Supper”, emblema provocatore contro il sistema capitalista e ispirata dal famoso aforisma degli indiani Sioux “Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto, l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo pesce pescato, l’ultimo animale libero ucciso, vi accorgerete che non si può mangiare il denaro”. Un viaggio malinconico, personale e creativo quello di Domenico Levato, che nella sua ricercata semplicità, in un tripudio di colori e forme naturali, quali vele, pale eoliche, bandiere, aquiloni, gabbiani, racconta il mistero dell’uomo avvolto in un vortice cosmico, di cui il tema ricorrente del vento è il simbolo e l’espressione percepibile. Un mondo a portata di mano da interrogare e da scoprire nelle sue venature più segrete che l’artista coglie emozionalmente e rende con una tecnica personale attinta ai maestri classici e contemporanei, italiani e stranieri: fogli di carta, forbici, dipinti, alternanza di bianco e nero e di colori ed altro ancora, in modo da coinvolgere costantemente l’osservatore nella costruzione delle sue opere, richiamando, in uno stato di lieve nostalgia, la voce intima, enigmatica e sensibile della natura. Nelle sue opere di collage –come egli attesta- Levato immagina di ritrovarsi nello studio di Mimmo Rotella in qualità di garzone e dopo aver strappato i pezzi di carta li rincolla dando vita ad una sorta di dipinti dalle sottili sfumature ottenute con le veline, che molti pensano siano vere e proprie pennellate. Ma non deve sfuggire la differenza: diversamente dai “manifesti lacerati” del suo ideale maestro, ottenuti con la tecnica del “decollage”, infatti, quelle di Levato sono composizioni studiate attraverso cui egli reinterpreta con sensibilità personale le icone del nostro tempo. Come, per esempio, nel ritratto di Rino Gaetano, in cui l’effigie del cantautore perde quel lieve tratto scanzonato che emerge nella foto ufficiale e tutto il contesto allude al tragico destino che incombe sulla sua esuberante genialità, “ fiorita e sfiorita” in brevissimo tempo, come le viole. L’arte - insegna il maestro Levato- è un istinto primordiale; deve essere sentita come una profonda dimensione del proprio essere. Bisogna rendere la realtà più reale possibile prima di accostarsi ai vari movimenti artistici. Saper disegnare è un processo difficile e prima di scegliere la pittura come professione bisogna partire dallo studio dei classici quali Michelangelo e Caravaggio ed osservare bene i dettagli, l’armonia e l’equilibrio che verranno riprodotti successivamente in ogni schizzo di colore. L’artista, che ha appena concluso la collettiva “Imperfetto e Informale” patrocinata dall’Assessorato alla Cultura di Crotone, sarà presente a fine anno presso la Sala Mostre del Comune di Brughiero (Monza e Brianza) con una nuova mostra personale.


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