Erica Betti - pittrice contemporanea

Nata in Toscana nel 1975 Erica ha sempre avuto la passione per il disegno ed è sempre stata molto creativa: disegnava colorava e incollava tutto quello che trovava per casa (per la felicità dei suoi genitori!).
Lapis e pennello hanno sempre accompagnato Erica fin da piccola nei momenti felici, e aiutata in quelli tristi.
Intorno ai 16 anni ha iniziato a frequentare corsi di grafica, illustrazione, pittura, disegno. Durante quest’ultimo, tenuto dal pittore e scultore francese Michel Roux si è avvicinata alla tecnica dei pastelli: questo il primo incontro che ha fatto esplodere la passione che fino a quel momento non aveva ancora trovato forma.
Dopo qualche anno, frequentando la pittrice Lucia Mongardi (che ha ideato la tecnica chiamata "Néfos" basata sulla dissolvenza del colore creata con gocce di solvente per provocare una visione rarefatta e romantica), si avvicina a una tecnica dalla quale rimarrà folgorata e che influenzerà in gran parte tutti i suoi lavori: in ogni quadro di Erica c'è sempre qualcosa che richiama il sogno, la fantasia, l'irreale. La stessa Mongardi scrive di Erica: “Nelle opere esposte una modulazione festosa di toni armonici, che si proiettano verso lo spettatore. Un dosato equilibrio nella stesura delle campiture, con un ritmo compositivo di felice espressione cromatica.”
Avvertita la necessità di una vera formazione accademica, all’età di 27 anni frequenta il Liceo Artistico Serale diplomandosi con il massimo dei voti e poi l'Accademia di Belle Arti di Carrara, indirizzo scenografia, laureandosi con 110 e lode.
Da questo momento in poi la pittura diventerà il fulcro della vita di Erica che, pur lavorando, dedica alla sua prima passione moltissimo tempo ed energia.
La sua tecnica preferita è la pittura ad olio e le sue tele si contraddistinguono per i colori accesi e per la rappresentazione dell’irreale, attraverso il sogno, con contorni netti e definiti. Negli ultimi anni si dedica soprattutto alla pirografia, una tecnica che unisce il disegno a un materiale che ama moltissimo: il legno.
Predilige dipingere o pirografare la sera a casa propria e spesso con sottofondi musicali che fanno in modo che la sua arte si esprima in armonia con ciò che la circonda.
“Quando dipingo spero di far provare un'emozione a chi guarda ciò che ho creato, spero di trasmettere gioia attraverso il colore.”
Erica fa del colore il proprio filo conduttore, colore inteso come mezzo per trasmettere emozioni positive, anche e soprattutto attraverso l’uso di tinte forti, toni accesi e colori principalmente puri. Spesso le gocce di colore che ricoprono le tele, hanno lo scopo di rendere all’osservatore la sensazione di una visione onirica della scena che ha di fronte.