Fabio Valente, classe 1964, è nato a Genova ma bolzanino d’adozione.

La sua è una vita “nella rete”: prima come calciatore professionista esordio in serie A nel Milan a 17 anni, poi sul web dove opera come consulente ed esperto di comunicazione commerciale e marketing.

Versatile e polivalente, con una spiccata dote di leadership, probabilmente acquisita anche nel suo percorso calcistico, ha nel suo portfolio diversi progetti di successo che spaziano in vari ambiti: dall’editoria all’agricoltura, dalla salute e benessere alla grande distribuzione.

Nel 2010 una scelta di vita importante: abbandona i ruoli dirigenziali e le aziende in cui operava a Milano e si trasferisce a Bolzano dove incomincia un nuova vita fatta di consulenze e arte, la sua passione da sempre.

Fabio si lascia condurre dall’istinto, nella convinzione che tutto sia scritto da sempre nella sua ‘linea del destino”.

Inizia un percorso di ricerca per liberare la sua creatività. La musica, che suscita in lui forti emozioni diventa filo conduttore del suo originale processo artistico.

Nelle sue tele, l’Artista ritrae in piena libertà un mondo irreale, forgiato dalle sue sensazioni, il cui contenuto è accessibile solo a chi è in grado di comprenderlo, di scendere con lui negli angoli recessi della sua anima.

Il suo cammino artistico è  un percorso di crescita intellettuale e artistica estremamente originale.

L’Artista predilige l’acrilico, ma non vuole ancorarsi a uno stile, vuole rimanere libero di cambiare.      “La mente che si apre a una nuova idea non torna mai alla dimensione precedente” (Einstein)

Il percorso artistico diventa ufficiale nel 2012 dove iniziano le prime mostre, che da allora si susseguono ogni anno in Italia e all’estero.

Il momento più importante della carriera artistica avviene nel 2017 quando incontra Mark Bradford a Venezia. L’Artista americano apprezza l’arte Fabio Valente prendendo una sua tela per se.

L’arte pittorica di Fabio Valente si caratterizza con serie di opera a tema che seguono un processo evolutivo sia della sua pittura che della sua ricerca continua.