Biografia

Fausto Ghiglia

Oniric visions are vital lymph for Fausto Ghiglia and his world which is at times poetic. The artist identifies the informal painting as if it was the very essence of his own intimacy, where the ego sails in a fantastic sea of inner sorrows and where the expression becomes contemplative, nearly surreal. Art for Ghiglia is action, both mental and physical energy. His gesture is unfulfilled and his chromatic sense has brought him to study the human figure – modern indeed but at times austere- searching for the matter towards a totalising visive dimension, where essential faces of a woman leads to reds-at times pasty other times diluted- which alternate themselves to deep blues, thus creating full dancing- like figures with a continuous polychromos space. Quick sharp brush strokes for vibrant colours, fiery cries which are the painter's subconscious mind.

Ghiglia's paintings know how to speak to our senses, allowing us to see yonder his work is nothing other than an expressionism that can sometimes break out into an essential surrelism, a sort of imaginary game accomplished always with the highest form of moral endeavour, to be fascinated by the illusion. The crisis of art runs parallel to the crisis of values in a world that seems to be already distant from the tue authenticity of aesthetic values.

Being a full time painter can prove itself a harsh task that requires a good dose of courage and determination, and Fausto Ghiglia has proven to possess them abundantly.

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Fausto ghiglia uno dei maestri dell'informale piemontese, rappresenta l'incontro tra un passato recente tutt'altro che vernacolare , e un presente che guarda intelligentemente al futuro che non rinnega i traguardi del passato. Ghiglia è artista a 360 gradi nel senso etimologico del termine dal latino Ars Artis Che significa abilità materiale o spirituale mirata a progettare o a costruire qualcosa. Egli svolge un'attività umana svolta manualmente, che con l'intelletto, diretta a comunicare i suoi sentimenti e le sue visioni .Abbandonato il disegno tornito e la pittura figurativa , Ghiglia si affida a un gesto guizzante, dai contorni indefiniti, con appariscenti contrasti illuministici a sottolineare un sottile turbamento dello stato d'animo dei personaggi rappresentati .La materia pittorica sfrangia e si fa pulviscolare, con quell’ irrequietezza che esalta la vita e la nanatura. Segni più o meno spessi di colore, talvolta quasi spatolate, riempiono le tele di grovigli e matasse monumentali dall’ inedita plasticità . Molti gli illustri spunti provenienti dal passato, ma nessuno effettivamente riconducibile alle specificità particolarissime del nostro. Klee, Klimt, a tratti Spazzapan ecc… hanno elementi assimilabili a certe trovate compositive di Fausto Ghiglia, sebbene la sua sia una pittura così privatamente sua da non poter trovare realmente termini di paragone. E’ l'espressione, la manifestazione dello stupore di chi ancora, ogni giorno, scoprendo il mondo, si meraviglia della molteplicità di forme e colori offerta dalla tavolozza della terra e dagli splendidi manufatti dell'uomo e la rappresentazione di un mondo dove l'uomo pur sorretto da un insopprimibile curiosità ed è una incandescente desiderio di bellezza e di gioia, non riesce a frenare la sua brama di conquista e la sua vocazione autodistruttiva. 


Le visioni oniriche sono per Fausto Ghiglia una linfa vitale per il suo mondo, a volte poetico. L'artista identifica la pittura informale come fosse l'essenza del proprio intimismo, dove l'ego veleggia In un mare di fantasia , di tormenti interiori, dove il linguaggio diviene contemplativo ,simbolista. L'arte per Ghiglia è azione, energia sia mentale che fisica. Il suo gesto non è finalizzato, il senso cromatico, lo ha portato alla ricerca anche nella figura , si moderna ma a volte austera ,alla ricerca della materia verso una dimensione visiva totalizzante ,dove volti essenziali di una donna cedono ai rossi o la pastosi ora diluiti ,che si alternano ai blu più profondi formando così forme danzanti e piene nello spazio colmo di policromie incessanti.

Pennellate veloci per colori squillanti ,grida infuocate che sono l'inconscio del pittore. I quadri di ghiglia sanno parlare ai sensi che ci permettono di vedere altro. La sua pittura non è altro che espressionismo che a volte può sforare in un surrealismo essenziale , una forma di gioco dell'immaginazione fatta sempre con l'impegno morale più totale , rimanere affascinati dall'illusione . La crisi dell'arte corre parallela alla crisi dei valori, in un mondo che sembra ormai distante dai valori estetici più autentici, fare il pittore a tempo pieno può essere un'impresa ardua che richiede una buona dose di coraggio di determinazione e Fausto Ghiglia queste doti ha dimostrato di possederle in abbondanza .

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