Biografia

Figlia e nipote di artisti scomparsi prematuramente, mi sono formata da autodidatta.

Il clima di creatività ed ecletticità vissuto in famiglia ha portato nella mia vita un’innata predisposizione all’arte, al riconoscimento del bello, al gusto, alle scelte di varie forme espressive: mio padre, infatti, era orafo, incisore e scultore; mia madre lavorò per quarant’anni alla LANCIO, famosa rivista di fotoromanzi.

Sono partita dunque da uno studio dei miei scatti fotografici per realizzare gli acquerelli, già molto prima dell’uso degli smartphone, dove selezionavo luce e oggetti per meglio armonizzarli. Mi sono avvicinata all’acquerello dopo aver sperimentato diverse tecniche e forme espressive quali pittura su stoffa, tempera, china, nudo, disegni di abiti, come da tradizione dei miei nonni.

PERCORSO ARTISTICO

Ho colto nell’acquerello, il modo per portare alla luce le mie potenzialità con una modalità esecutiva insolita, utilizzando un simbolo naturale e alchemico come l'acqua.

Nasce così nel 1996 “Riflessi e trasparenze”, che mi vede protagonista da oltre venticinque anni di un lavoro interiore con approccio olistico, arricchito da un Master in Art Counseling. I soggetti di vetro e metallo li considero metafore che rappresentano il mio stile di vita. Li ho associati all’importanza di lasciar trasparire le emozioni, al lavoro interiore, per conoscerci profondamente ed essere trasparenti in primis con noi stessi. Quando questa presa di consapevolezza è conquistata quotidianamente, inevitabilmente la riflettiamo all’esterno come fa il metallo, influenzando ciò che ci circonda. Oltre a immortalare nei miei viaggi l’emozione di un attimo, riporto su carta oggetti di un tempo narranti storie, odori, sapori e atmosfere, per farli arrivare a chi li osserva. Un magico gioco di sintonia e seduzione tra luci di varia intensità e gli oggetti, come ad associare il vetro alla figura femminile, con certe caratteristiche, e il metallo con altre. Mentre il vetro viene sfiorato o penetrato a seconda dell’intensità della luce, metaforicamente maschile, il metallo ne rimane esaltato acquistando fascino e bellezza.

Nel 2016 approdo all’acrilico e a forme meno definite con il mio primo lavoro “Soul” successivamente presentato e giunto finalista per due eventi legati al sociale come “La giornata mondiale per le malattie rare”.

Nel 2017 emerge una nuova necessità espressiva che trova compimento nelle “Trame di vita”. Le nuove opere di grande formato (astratti acrilici su tela 120x80) mi hanno consentito di esprimermi più liberamente nel tracciare storie di vita ascoltate nei lunghi anni di lavori di gruppo e crescita personale, di Gestalt, Costellazioni familiari etc. Come a tentare di definire su tela, ad esempio nel modo dei tartan scozzesi, colori tracce linee ed intrecci di fili legati e coincisi tra loro, ciascuna storia ascoltata, vista e sentita sulla mia pelle.

Nello stesso anno inizio i “Ritratti metaforici”, acquerelli su cartoncino di piccole dimensioni, dove percorro in un breve spazio fisico gli elementi simbolici che identificano il soggetto ritratto.

Nel 2018 inizio a sviluppare il tema “Jazz”, astratti acrilici su tela 50 x 60, che lasciano fluire le emozioni relative a questa mia grande passione musicale ed ogni tela l’ho associata ad un famoso brano musicale.

Proseguo, nel 2019, nell’espressione delle libere emozioni, che si evolve nelle “Free emotions”, acrilici astratti su tela 120x80.

Contemporaneamente, nello stesso anno, ho sentito la forte necessità di dare voce a mie riflessioni su importanti temi che meritano attenzione: ho quindi deciso di creare una figura che portasse ad una seria riflessione e che simpaticamente mi rappresentasse, con la testa a lampadina accesa, a esprimere consapevolezza: “MyLightArt”, definita arte leggera/luminosa, integrandola con una frase semplice e di effetto che inviti all’azione, oltre che alla riflessione.

Grazie al mio fisico da ex ginnasta, esprimo le mie idee anche come modella: in tale ruolo collaboro per il body painting con l’artista e Direttore della Biennale Internazionale di Bari (Bibart) Miguel Gomez.

Riesco a far emergere la mia corporeità con il fotografo Pino Alberto Sturniolo, col quale ho da anni una comunanza emotiva e concettuale sul piano artistico; con lui mi esprimo sia come modella, sia come Photo Art Director e Stylist, anche nei progetti fotografici che realizziamo per terze persone.

Alcuni musicisti hanno tratto ispirazione dalle mie opere: tra essi, il pianista del Victoria & Albert Museum di Londra Antimo Magnotta, il Maestro compositore del Conservatorio di Valencia Emilio Calandin, il chitarrista Tiberio Pandimiglio, il chitarrista Cosimo Antitomaso. Parte della mia passione e produzione legata alla musica e particolarmente al jazz, l’ho raccontata in occasione di una puntata dell’”Arpeggio ospite a Radio vaticana da Luigi Picardi nel 2023.

Ho collaborato inoltre con il regista Enrico Vanzina che in alcuni suoi film ha utilizzato svariate mie opere, scelte dalla sua scenografa Laura Giadresco.

Ho collaborato a cover album e coverbooks, in ultimo il mio terzo 2023 in uscita: "Non è mai una strada dritta" Feltrinelli editore di Emanuele Cruciani e l'incontro con il Terapeuta e Prof. Marco Pacifico CEPIB (Centro di Psicologia Integrata per il Benessere), per il quale ho creato la sua "Trama di vita" personalizzata.

Nel 2022 ho iniziato la produzione personalizzata con il mio marchio registrato nel 2016, creato da mio padre nel 1987. T-shirt e shopper sono alcune delle originali creazioni in vendita.

Lavoro anche su richiesta, e ho un canale youtube: @germanagaldi69 dove trovare alcune interviste e video. Ho un sito rinnovato nel 2024: www.germanagaldi.it. e sono reperibile sui principali social networks: Instagram: @germana_galdi_artist. FB page: Riflessi e trasparenze di Germana Galdi, Germana Galdi Artist