Biografia

Giannina Facchin è nata nel 1933 ed ha frequentato la scuola d'arte a Venezia.  Inizia a dipingere - quasi sempre nature morte - non più giovanissima esponendo in diverse mostre collettive e gallerie, soprattutto nella sua regione, Il Friuli Venezia Giulia.

Tra le critiche si riporta quella maggiormente nota della critica d'arte Gabriella Niero, che così scrive circa l'arte pittorica dell'artista:

"I fiori di Giannina Facchin. Un aura romantica, a tratti ottocentesca, pervade l'atmosfera delle composizioni della pittrice Giannina Facchin, abile interprete del magico universo dei fiori; composizioni semplici e preziose al tempo stesso, con colori scelti con attenzione e puntualità. I tulipani, i ranuncoli, gli iris, i gladioli, esplodono in tutta la loro brillantezza, sembra di sentire l'intensità del profumo mentre la luce, posta al di fuori del quadro, illumina i particolari agendo di controcanto in un'immersione cromatica avvolgente. Le immagini vengono così sublimate nel loro significato lirico, con una espressività che è legata al colore sempre pervaso da un intimismo tenero ma controllato, privo cioè di debolezze e cedimenti. La pittura di Giannina Facchin segue dunque il rigore mentale compositivo, evidente soprattutto nella prospettiva e nella proporzione dei soggetti, accanto ai moti emozionali, fatti di antichi silenzi, di gesti misurati, di attenta osservazione del soggetto, di momenti accarezzati con dolcezza. Nei fiori dell'artista rivive una lunga tradizione figurativa, una saggezza classica raggiunta con la ricerca assidua di un'arte senza inganni che rivela un clima di pacata poesia, dove la luce si fa materia vibrante e le forme diventano immerse nel ricordo accendendosi nei colori più vivaci. L'arte di Giannina Facchin è lontanta dalle avanguardie ma è sempre moderna perché espressione di emozioni profonde, ovunque soffuse di freschezza. L'intensità con cui l'artista cattura le forme e le sfumature dei fiori esprime al meglio impulsi e moti, diventa immediatezza di visione oltre che di rappresentazione. In questo discorso intimo e poetico, l'autrice trova le sue possibilità espressive e stilistiche affidandosi allo splendore dei soggetti sempre vividi e stimolanti nella loro concreta e profonda realtà, rappresa con forza suadente ed acuta al tempo stesso".