Curriculum

Recensione 

Dopo anni di abbandono, il ritorno al disegno e pittura, per Gino Marcone, avviene con la pensione a cui si affianca la passione per la fotografia .

Con la maturità ha acquisito una particolare attenzione al realismo con riferimenti allegorici . Alcune tele significative sono espressione di una pittura real-simbolista ancora da sviluppare nei prossimi anni, come lui stesso afferma. I suoi lavori evidenziano una buona base di formazione classica con la quale riesce a proporre contenuti aventi riferimento al contesto socio culturale del proprio periodo storico.

Il modo di comunicare di Gino Marcone vede un uso terroso e molto naturale dei colori, che dimostra il suo attaccamento alla natura e la sua indole pacifica e grata. Attraverso tele dettagliate e precise, il suo mondo ci appare tenue e realistico, pronto a donare allo spettatore scorci di vita quotidiana e scene metaforiche e allusive e non per ultimo dettagliati ed espressivi ritratti .

Ad esempio nella tela “Madre natura, ovvero inno Inno alla vita, all’amore ed alla natura .

Si esprime, con una rappresentazione diversa dai canoni tradizionali ma con squisita tenerezza. La terra è madre di tutta le sue creature, nate dal frutto del suo seno così generoso e rigoglioso, il respiro intenso della vita nasce, nel dipinto, dal cuore e dal seno della donna con la natura che li contiene. Su di un colletto di una camicetta guarnita con terreni a ” terrazze” e con vene d’acqua che discendono lungo la blusa fino a fluire alle radici dell’essenza creatrice. Radici che contengono con se la vita che si appresta a completarsi mediante rigogliose piante, un neonato, seme che cresce, avviluppato al seno della madre si integra nel fluire del suo divenire.