Giorgio Gussago - pittore contemporaneo
Giorgio Gussago, pittore.
Nato a Alzano lombardo il 25 luglio del 49,
Scuola d’arte Andrea Fantoni di Bergamo nel 1964.
Esperienza giovanile presso studi artistici di professionisti per acquisire la tecnica e la padronanza del colore.
Le prime esperienze artistiche sono state nel campo dell’impressionismo e dei macchiaioli.
La ricerca personale mi ha portato poi ad avere le prime esperienze nella pittura metafisica,
lo studio e l’approfondimento sono sfociate poi nell’astrattismo che è diventato il mio campo
espressivo e mi ha visto avere successi in tutto il paese
Recensioni:
Franco Ruinetti su Praxis, Licinio Boarini, Roberto Invernici, Philippe Daverio: critici d’arte. Ernestino Mezzani, Gianfranco Neri , Mariano Izzo, Ambrogio Scalini: artisti e critici d’arte. Sem Galimberti, storico d’arte.
Mostre:
1974-1978 Alzano lombardo
1977- Villa di Serio
1979 – Modì a Bergamo
1981 -Personale a Pompei nell’occasione del 19 centenario dell’eruzione.
1988 – La Spezia
Collettive: Curia Arcivescovile di Udine, Borgo D’ale (Vercelli) Concorsi nazionali, Ghemme (Asti)
Casal Beltrame (Novara) , Villanuova sul Clisi (Brescia) Legnano Milano) Groppello (Pavia) Castelleone, Soresina, Azzanello (Cremona)
Gemellaggi.
Centri culturali a New York 1982, Santo Domingo 1986 e Parigi 1978 tramite il consolato italiano
e con Ital Art
Pubblicazioni d’arte
Catalogo Bolaffi e Quadrato, Praxis, Artecon , Orbita, Zodiaco.
Mie opere sono presenti in numerose collezioni private italiane ed estere ( Svezia, Svizzera e Bulgaria nel Comune di Alzano e di Pompei.
“ Non si finisce mai di imparare, in arte. Ci sono sempre cose nuove da scoprire. Ogni volta che ci poniamo dinnanzi ad esse, le opere d’arte appaiono diverse. Sembrano inesauribili e imprevedibili come veri e propri esseri umani.
Formano un’emozionante mondo a sé, con le sue strane leggi e con i suoi eventi nessuno deve presumere di saperne tutto, perché nessuno lo potrà mai. Nulla, forse, è più importante di una mente fresca per godere queste opere, per poterne cogliere ogni allusione e avvertirne ogni nascosta armonia.” Riflessione di Ernst H. Gombrich storico d’arte
Dicono di me.
“ Non siamo certamente, con Giorgio Gussago, nell’azzardo completo dell’informale, nel rischio della cecità figurale. Qui non manca il linguaggio che è ricco, variamente articolato, nuovo e non precedentemente usato…
… Non è un modo facile di fare arte e di essere artista. Le proposte vanno oltre il mondo degli accadimenti, anche se da esso traggono le loro origini, la trasformazione degli elementi e della materia: rame ,oro, alluminio, terra e la loro trasformazione chimica sì ma profondamente pittorica si affermano nei suoi quadri quasi che nascano da uno stesso ceppo, per dipanarsi, anche nello spazio con movimenti che, si avverte, rispondono a categorie del pensiero e dell’emozione…
… e poi questi quadri spesso esprimono sviluppi seriali. Non però come quelli delle pellicole cinematografiche, tuttavia i piani diversi, gli spartiti di ordine geometrico sono collegati dalla salda omogeneità dello stile… Giorgio Gussago però non è un filosofo, non è un concettualista. E’ tout court un pittore.
… Le impostazioni geometrizzanti rafforzano il modulo surreale che ne risulta in tale arruffato e spigoloso campo figurale anche se la mirata intenzione culturale lo trattiene a porgerci il frutto dei suoi vagabondaggi tra l’onirico e il meditato, tra il pensare ad una realtà così condizionata e imbrigliata da comportamento.
…La volontà comunicativa dell’artista e la sua disarmante sincerità e semplicità provoca una sovrapposizione di significati simbolici, con un carico di complicità inconsce, tale da far ritenere le sue opere ben più che il risultato di una coscientizzazione critica della realtà di ogni giorno.
… Fra le ricerche che più si identificano con l’arte dei nostri tempi, è senza dubbio Giorgio Gussago che partendo da matrice razionale e geometrica, tenta di individuare uno spazio dove la presenza umana coesiste e nel contempo pervade tutta la superficie con uno spiraglio verso le ampie vedute dell’inconscio. Viva presenza dei più romantici sentimenti i quali s’innestano quasi a mortificare quelli più freddi rappresentati dal segno che investe la tela.
Dico di me
Forse l’aspetto più interessante della problematica umana si rivela attraverso le molteplici forme delle arti visive.
Dipingere è per me il modo migliore per portare il mio modesto contributo alla comprensione di questa importante problematica. A chi volesse sapere cosa significano i segni, i colori, gli elementi contenuti nelle mie tele dico che sono elementi di un mio simbolismo metafisico e astratto, tesi a narrare i fatti e rappresentare le tensioni del mio tempo .
Per me i segni pittorici sono come suoni grafici che aiutano a capire e quindi a vivere.
Perché noleggio la mia arte.
L’idea nasce dalla voglia di condivisione “slow” in un tempo di frenesia visiva.
Avere un’opera per un certo periodo di tempo nel proprio spazio di vita senza legame di proprietà rende forse più libera la percezione e la fruizione dell’arte e forse appaga di più. E poi, semplicemente, se il quadro non piace più lo puoi sostituire…
Guarda alcune mie opere in INSTAGRAM g.gussago