Biografia

Giorgio Sanrocco è nato in Italia, a Matera, il 7 dicembre 1985.

Si iscrive ad un Istituto professionale, ma la sua intolleranza per l'ingiustizia e il declino sociale lo spingono a volere altro.

L'arte lo chiama e lo attira con il suo fascino che solo la sofferenza dell'artista può comprendere.

Così, decide di cambiare istituto, iscrivendosi al "Liceo Artistico Carlo Levi di Matera" dove apprende varie tecniche artistiche.

Durante il terzo anno di studi fu affascinato dall'espressionismo tedesco. I suoi artisti preferiti sono: Otto Dix e Kokoschka. La sua attenzione si sposta quindi su Vincent Van Gogh, Pablo Picasso, Giorgio De Chirico e Salvador Dalì, pur continuando a interessarsi ai significati dell'espressionismo tedesco.

Inizia a produrre il suo primo lavoro durante il suo terzo anno di studi, all'età di 19 anni.

Vari problemi familiari, l'identità esistenziale e religiosa influenzeranno la sua arte, così come varie letture filosofiche, psicologiche e teologiche.

Grazie a queste fonti, Sanrocco dedicherà sempre più consapevolezza all'espressione delle difficoltà interiori che affliggono l'uomo moderno.

Durante la sua crescita artistica crea e sviluppa la "Deprospettiva" in cui il cono ottico è capovolto e i punti di fuga sono posizionati al di sotto della sommità.

Alcune caratteristiche che troviamo nei suoi dipinti fino al 2008, sono:


- Mani allungate: sintomo di malessere;

- Corpi piatti senza gambe e braccia tese: sintomo di assenza di anima e personalità vuota;

- Teste aperte o facce senza tratti somatici: sintomo di una standardizzazione di massa e mancanza di razionalità e spiritualità.

La sua ricerca spirituale lo costringe a vivere diverse crisi, portandolo a un blocco artistico che durerà diversi anni. Finché non scopre di avere radici ebraiche. Ritorna con una tecnica e uno stile nuovo, basato sul surrealismo, più positivo e meno sofferente.

Il suo interesse per l'ebraismo sta diventando più forte e inizia nel 2015 con una serie di bozzetti, che vedranno i loro risultati una volta trasferito in Israele.

Nei suoi nuovi lavori non mancano elementi drammatici legati alla storia ebraica per portare la razza umana alla riflessione.

Ha continuato a dipingere volti senza tratti somatici ma con un significato diverso: questa volta i personaggi hanno una personalità caratterizzata da alcuni elementi (Tzitziot, Tallit, Peyot, Barba, Tefillin.), Ma i suoi personaggi non rappresentano un singolo individuo, ma un intero popolo, quindi la sua scelta di continuare a rappresentare i volti senza tratti somatici.

In alcune delle sue opere troviamo ancora la sua creazione: La "Deprospettiva".

Un nuovo elemento, invece, è l'occhio, sempre aperto a simboleggiare il suo desiderio implacabile di conoscere. Una sorta di simbolo che rappresenta la sua nuova vita.

In Israele conosce un grande artista Jon Michaelis, i due diventano amici e colleghi. Grazie a Jon, Giorgio vende i suoi quadri al gallerista Shay Peled, uno dei più grandi galleristi di Tel Aviv nella sua galleria "Forte Gallery".

In Israele conosce il famoso fumettista della Comics Eddy Barrows. Giorgio ed Eddy diventano amici e si scambiano le loro opere. 


Giorgio Sanrocco was born in Italy, Matera, 7 December 1985.

He writing high school in Professional Institute, but his intolerance for the injustice and the social decline push him to want other.

The art calls him and draws him with his charm that only artist suffering can understand.

So, he decides to change Institute, by enrolling to Art School in Matera where he learned various artistic techniques.

During the third year of studies he was fascinated by German Expressionism; her favourite artists are: Otto Dix and Kokoschka. His attention then shifts to Vincent Van Gogh, Pablo Picasso, Giorgio De Chirico and Salvador Dalì, while continuing to be interested in the meanings of the German Expressionism.

He starts producing his first work during his third years of studies , at age 19.

Various family problems, existential and religious identity will influence his art, as well as various philosophical and psychological and theological readings.

Thanks to these sources, Sanrocco will devote with increasing awareness of the expression of the inner hardships that afflict modern man.

During his artistic growth creates and develops the “Deprospettiva” wherein the optical cone is upside down and the vanishing points are positioned below instead of the top.

Some features that we find in his paintings until 2008, are:

- Hands stretched : unwell symptom;

- Flat bodies without legs and twisted arms: symptom of an absence of soul and empty personality;

- Open skullcap or faces without facial features: symptom of a mass standardization and lack of rationality and spirituality.

His spiritual quest forces him to live different life crises, bringing it to an artistic block that will last several years. Until he discovers he has Jewish roots then returns with a technique and new style, based on surrealism, more positive and less suffering.

His interest in Judaism is getting stronger and he begins in 2015 with a series of sketches, who will see their achievement once he transferred to Israel.

In his new works are not lacking dramatic elements related to Jewish history to bring the human race to reflection.

He continued to paint faces with no facial features but with a different meaning: this time the characters have a personality as understood by some elements (Tzitiot; Tallit, Payot; Barba; Tefillin.), but his characters do not represent a single individual, but an entire people, hence its choice to continue with no facial features.

In some of his works still we find his creation of “Deprospettiva”.

A new element, instead, is the eye, always open to symbolize his relentless desire to know. A sort of symbol that represents his new life.

In Israel he knows a great artist Jon Michaelis, the two will become friends and colleagues. Thanks to Jon, Giorgio will sell his paintings to the gallery owner Shay Peled, one of the biggest gallery owners of Tel Aviv in his gallery "Forte Gallery".

In Israel he meets the famous Comics cartoonist Eddy Barrows. Giorgio and Eddy become friends and exchange their works.