Giulio Pezza - pittore contemporaneo
Giulio Pezza nasce a Roma nel 1969 ed è un truccatore cinematografico, che ha partecipato in numerosi film italiani e internazionali girando il mondo per oltre vent'anni e grazie al suo lavoro ha scoperto l'amore per la pittura.
I suoi dipinti attualmente sono esposti in casa, appesi come tante fotografie dell'anima e guardandoli si scopre un percorso di vita e ti tangibili ricordi, perché il pittore mette a nudo il suo stato d'animo in ogni tela.
Uomo intelligente e grande professionista dal carattere brillante e profondo, è una persona molto disponibile. La semplicità è il suo biglietto da visita che mette piacevolmente l'interlocutore a proprio agio e si lascia conoscere attraverso un'intervista.
Domanda:
D'avanti al primo dei suoi quadri, mi ha confessato che nessuno, fino a due anni fa, a parte i suoi parenti e più stretti conoscenti, sapeva di questa sua passione. Cosa l'ha portata ad aprire le porte del suo mondo al resto del mondo?
Risposta:
Una simpatica concatenazione di eventi, coincidenze e gratifiche hanno reso evidente ai miei occhi che era ora di permetterne la fruizione. Infatti prima un'amica d'infanzia che lavorando nel mondo dell'arte, affascinata dal mio lavoro e da ciò che dipingevo, creò gli strumenti sociali per renderlo noto nel web e poi un agente immobiliare, che dovendo stimare il mio appartamento vide le opere e mi chiese di comprare una, ma io reagì stizzito di getto rifiutai.
Domanda:
Perché rinunciò alla prima bella ed inaspettata offerta per una delle sue opere e per quale motivo ne rimase infastidito?
Risposta:
Per amore. All'epoca sentivo che lasciar andare uno dei mie quadri era come permettere a qualcuno di impadronirsi di una parte della mia anima.
Domanda:
Quando ha cambiato idea?
Risposta:
Quando ho visto il riscontro costante e crescente del pubblico, che non era formato da amici e parenti ma da perfetto sconosciuti.
Domanda:
Ha realizzato quindi di essere piacevolmente gratificato dal modo in cui la gente si identificava con ciò riportava su tela?
Risposta:
Confesso di si. E ho iniziato a capire che il loro interesse era qualcosa che mi faceva bene. In seguito, l'insistenza dell'agente immobiliare che mi pregava di cambiare idea e di ricontattarlo per la vendita del quadro ed in ultimo la conferma dell'interesse verso il mio estro, da parte di artisti e professionisti del ramo che ad oggi, infatti posseggono uno dei miei dipinti.
Domanda:
Poco fa lei mi ha concesso la possibilità di ammirare i suoi quadri e effettivamente è impossibile negare che ognuno è un piccolo mondo, ciascuno ha una personalità distinta, isolato e indipendente. Non ha paura di andare contro a ciò che richiede il mercato?
Risposta:
Non si tratta di andare nel verso opposto. Il mercato richiede temi e tecniche in modo che il pittore sia riconoscibile e soprattutto vendibile. Ma io ho iniziato a dipingere standone al di fuori, esclusivamente per esprimere ciò che sentivo.
Domanda:
Per questo hanno tutti una 'forma' diversa e un carattere unico?
Risposta:
Si. L'amore e il dolore non sono gestibili. Quando arrivano sotto forma di emozioni cerco a modo mio di trasportarle nel mondo materiale. Dipingo da dieci anni, vivo di emozioni forti, sempre nuove e mi entusiasmo ogni volta come se fosse la prima ma il contesto o ciò che circonda i miei sentimenti è sempre diverso.
Domanda:
Per lei è indispensabile quindi non uniformarsi ad uno stile ma dare sfogo al sentimento in primo luogo e fargli prendere il suo spazio sulla tela?
Risposta:
Certo. I miei pensieri, la mia mente pertanto vengono condizionati dalla conoscenza, dalla consapevolezza e dal mondo che cambia intorno a me perciò, la mia pittura, ricalcando quello che vivo, è diversa nel tempo.
Domanda:
Complimenti. Questa si chiama decisione e coerenza.
Risposta:
Grazie. Questa io la chiamo libertà.
Intervista realizzata da: Sonia Berri
Continua a leggere » I suoi dipinti attualmente sono esposti in casa, appesi come tante fotografie dell'anima e guardandoli si scopre un percorso di vita e ti tangibili ricordi, perché il pittore mette a nudo il suo stato d'animo in ogni tela.
Uomo intelligente e grande professionista dal carattere brillante e profondo, è una persona molto disponibile. La semplicità è il suo biglietto da visita che mette piacevolmente l'interlocutore a proprio agio e si lascia conoscere attraverso un'intervista.
Domanda:
D'avanti al primo dei suoi quadri, mi ha confessato che nessuno, fino a due anni fa, a parte i suoi parenti e più stretti conoscenti, sapeva di questa sua passione. Cosa l'ha portata ad aprire le porte del suo mondo al resto del mondo?
Risposta:
Una simpatica concatenazione di eventi, coincidenze e gratifiche hanno reso evidente ai miei occhi che era ora di permetterne la fruizione. Infatti prima un'amica d'infanzia che lavorando nel mondo dell'arte, affascinata dal mio lavoro e da ciò che dipingevo, creò gli strumenti sociali per renderlo noto nel web e poi un agente immobiliare, che dovendo stimare il mio appartamento vide le opere e mi chiese di comprare una, ma io reagì stizzito di getto rifiutai.
Domanda:
Perché rinunciò alla prima bella ed inaspettata offerta per una delle sue opere e per quale motivo ne rimase infastidito?
Risposta:
Per amore. All'epoca sentivo che lasciar andare uno dei mie quadri era come permettere a qualcuno di impadronirsi di una parte della mia anima.
Domanda:
Quando ha cambiato idea?
Risposta:
Quando ho visto il riscontro costante e crescente del pubblico, che non era formato da amici e parenti ma da perfetto sconosciuti.
Domanda:
Ha realizzato quindi di essere piacevolmente gratificato dal modo in cui la gente si identificava con ciò riportava su tela?
Risposta:
Confesso di si. E ho iniziato a capire che il loro interesse era qualcosa che mi faceva bene. In seguito, l'insistenza dell'agente immobiliare che mi pregava di cambiare idea e di ricontattarlo per la vendita del quadro ed in ultimo la conferma dell'interesse verso il mio estro, da parte di artisti e professionisti del ramo che ad oggi, infatti posseggono uno dei miei dipinti.
Domanda:
Poco fa lei mi ha concesso la possibilità di ammirare i suoi quadri e effettivamente è impossibile negare che ognuno è un piccolo mondo, ciascuno ha una personalità distinta, isolato e indipendente. Non ha paura di andare contro a ciò che richiede il mercato?
Risposta:
Non si tratta di andare nel verso opposto. Il mercato richiede temi e tecniche in modo che il pittore sia riconoscibile e soprattutto vendibile. Ma io ho iniziato a dipingere standone al di fuori, esclusivamente per esprimere ciò che sentivo.
Domanda:
Per questo hanno tutti una 'forma' diversa e un carattere unico?
Risposta:
Si. L'amore e il dolore non sono gestibili. Quando arrivano sotto forma di emozioni cerco a modo mio di trasportarle nel mondo materiale. Dipingo da dieci anni, vivo di emozioni forti, sempre nuove e mi entusiasmo ogni volta come se fosse la prima ma il contesto o ciò che circonda i miei sentimenti è sempre diverso.
Domanda:
Per lei è indispensabile quindi non uniformarsi ad uno stile ma dare sfogo al sentimento in primo luogo e fargli prendere il suo spazio sulla tela?
Risposta:
Certo. I miei pensieri, la mia mente pertanto vengono condizionati dalla conoscenza, dalla consapevolezza e dal mondo che cambia intorno a me perciò, la mia pittura, ricalcando quello che vivo, è diversa nel tempo.
Domanda:
Complimenti. Questa si chiama decisione e coerenza.
Risposta:
Grazie. Questa io la chiamo libertà.
Intervista realizzata da: Sonia Berri
I quadri in vendita del pittore contemporaneo Giulio Pezza
Tutti (15) Quadri disponibili (15)L'Attesa
1.370
113
Insonnia
1.079
98
Sovrapposizione
1.016
112
The Beatles
936
114
Estate
1.236
147
Arcobaleno
1.032
108
Agosto
1.058
122
Four Season
1.066
122
Morire d'amore
1.194
110
La donna immobile
1.153
110
Omaggio alla Pop Art
2.348
126
Eclisse
998
152
Raccolta di grano
1.338
110
Autunno
1.005
138
Innamorarsi sotto la luna
1.092
138