Giusi Amara - pittrice contemporanea
Disegno da sempre; già nei diari delle elementari le pagine erano riempite di figure femminili, forse un primo riflesso di un’ispirazione che col tempo è diventata sempre più consapevole. Per coltivare questa passione, ho frequentato corsi di formazione artistica in pittura e decorazione e per due anni ho studiato all’Accademia di Belle Arti di Catania.
Le mie prime ispirazioni sono stati artisti come Van Gogh, Cézanne, Gauguin e Modigliani: maestri post-impressionisti di fine Ottocento, ai quali mi sono avvicinata prendendo spunto dai loro dipinti ad olio con la tecnica della squadratura.
Successivamente, ho trovato un grande maestro in Gustav Klimt e nella sua Art Nouveau, o stile Liberty. Le sue forme sospese tra sogno e realtà, prive di rigide regole, mi hanno conquistata, così come il suo uso della foglia d’oro, che ha dato nuovo significato alla mia arte. Per me, la foglia d’oro rappresenta la ricchezza interiore che ognuno porta dentro di sé, e simboleggia anche la preziosità artistica, culturale e architettonica della mia terra.
Insieme a Klimt, Gaudí e Schiele hanno lasciato un segno profondo nel mio percorso. Tuttavia, mi sono ritrovata anche nei colori intensi dei Fauves, con Matisse al primo posto. Il loro uso del colore, vivido e istintivo, è accompagnato da contorni marcati, e rispecchia un mio ideale di espressione artistica: esplorare con libertà le sensazioni.
Inoltre, non posso ignorare l’influenza della Pop Art, soprattutto di Andy Warhol, che ha celebrato l’arte come prodotto culturale e riflesso della società. Anche i fumetti mi ispirano: amo particolarmente il personaggio di Valentina, creato da Crepax.
Nel mio stile, c’è un richiamo continuo alle avanguardie artistiche tra fine Ottocento e inizio Novecento, spaziando tra Art Nouveau, Fauvismo, Pop Art e Naïf. Mi riconosco nel termine “naïf” per l’aspetto giocoso e semplice, ma sono anche ispirata dalla libertà dello stile liberty e dalla forza cromatica di Matisse.
In sintesi, la mia arte si nutre delle radici del passato, ma cerca di esprimersi con la freschezza e la spontaneità del contemporaneo.