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Giuseppina Fancellu ha iniziato il suo percorso artistico durante la pandemia. Ha sentito l’esigenza di esprimere le difficoltà psicologiche delle persone a lei più care nella pittura. Così ha dato vita a diversi temi di sofferenza momentanea. Ha deciso di dedicarsi professionalmente alla sua passione iscrivendosi all’accademia nel 2022. 

Questa decisione è nata dalla sensazione che a 54 anni, a Giuseppina mancasse una parte della sua vita. Di apparenza era completa: è madre, moglie, professionista, con ottimi risultati. Ma nonostante queste gioie aveva un vortice da colmare dentro la sua anima. Aveva bisogno di sentirsi centrata con la creatività. Da quando dipinge si sente soddisfatta di se stessa, 

con una metà che la completa totalmente. 

I suoi dipinti, anche se esprimono dei disagi, sono simboli della tempesta emotiva con cui si impara a convivere, con la consapevolezza che c’è una via di uscita, se una persona la sceglie. Le figure sono in delle stanze perché le stanze sono solo una parte della nostra mente, dove decidiamo di posizionarci. Il disagio di sentirsi inadeguata nell’ambiente che ti circonda crea delle immagini che sono spesso sensazioni e visioni che non corrispondono alla realtà.