Jaudine Cipolla - pittrice contemporanea

Jaudine Cipolla nasce a Roma il 12 dicembre del 1982 da padre romano e madre inglese ed all?eta? di tre anni si trasferisce con la sua famiglia in un paesino chiamato Oriolo Romano, alle porte della capitale. Sin da bambina dimostra uno spiccato interesse nei confronti dell?arte, dilettandosi in creazioni manuali e disegni che ancora conserva gelosamente. Frequenta il liceo linguistico in virtu? della sua predisposizione nei confronti delle lingue e prosegue gli studi presso la facolta? di lingue e letterature straniere dell? Universita? di Viterbo. Nel 2004 inizia la sua prima vera e propria esperienza professionale lavorando come assistente di volo presso una compagnia nascente italiana che la porta ad allontanarsi da quel paesino di campagna che iniziava a starle un po? stretto. Finalmente realizza il suo sogno di viaggiare e visitare ogni angolo di mondo, proprio come auspicava da piccola vedendo gli aerei passarle sopra la testa in alto nel cielo. Ben presto il succitato mestiere si rivela tanto interessante quanto monótono e straziante da un punto di vista físico ed emotivo tanto da condurla a smettere di volare e tornare con i piedi per terra. I quattro anni spesi a viaggiare, spesso in solitudine, alla volta di luoghi dove culture e tradizioni si erano dimostrate nettamente diverse dalle nostre ma altresi? radicate e profonde, si rivelano fondamentali per la sua crescita professionale e soprattutto personale. L? Africa in particolare con le sue vibrazioni, i suoi colori e gli sguardi della sua gente, aveva cambiato inconsciamente in maniera significativa il suo modo di vedere e vivere la vita. Inizia infatti a considerare quest?ultima come un viaggio único e mágico da assaporare fino in fondo cercando di non perderé nessun istante, nessun gesto, perche? a volte le gioie piu? grandi derivano dalle piccole cose e cio? che sembra banale spesso si rivela carico di profondi significati. Dopo aver espresso in diverse occasioni il desiderio di iniziare a dipingere, riceve un po? per gioco dal suo fidanzato un kit di pittura che segna l?inizio del suo legame inscindibile con un mondo attraverso il quale scopre di poter racchiudere le proprie sensazioni ed emozioni. Dpo aver lasciato il lavoro di assistente di volo nel marzo del 2009, frequenta nel settembre dello stesso anno un corso técnico di direzione alberghiera a Torino che la porta ad intraprendere esperienze professionali nel settore in svariati hotel, dall? Egitto a Parma e da Roma a Tenerife. Ovunque vada porta sempre con se? tela, pennelli, colori e tavolozza, nonostante le sue rappresentazioni si dimostrino ancora técnicamente immature. Finalmente durante la sua permanenza nell? isola di Tenerife trova il tempo e lo stimolo di seguire un vero e proprio corso di pittura che le da modo non solo di migliorare il profilo técnico ma anche di confrontarsi con altri artista e sviluppare uno stile personale che sia la sua insegnante che i suoi compagni definiscono único e riconducibile. La sua insegnante guardando i suoi quadri dice ?al di la? delle espressioni che possono essere tristi, felici o malinconiche, la forza dei tuoi quadri e? talmente grande che ti rapiscono e non puoi fare a meno di rimanere a guardarli. E? come se non si fosse mai rotto un piatto?. Jaudine predilige l?uso dei colori acrilici che trova particolarmente vividi ma allo stesso tempo sobri e freschi lasciando poco spazio a toni cupi e pesanti. Tutte le sue opere racchiudono attraverso volti stranieri o attimi catturati, sensazioni ed emozioni che lei stessa ha sentito proprie almeno per un momento nella sua vita. Le piace pensare che ogni sua tela racconti una storia proveniente da diversi angoli di mondo vicini o lontani dal nostro, una storia che puo? essere carpita e condivisa da qualunque osservatore. Ognuno di noi puo? leggere il quadro semplicemente osservandolo con i propri occhi, il proprio cuore e la propria fantasia, immedesimandosi magari nel protagonista della storia stessa o quantomeno captarne le vibrazioni . In contrapposizione alla vita frenética di tutti i giorni, la pittura continua ad essere quell? angolo di esistenza in cui si trova perfettamente a suo agio e padrona di se? stessa, nei momento di tristezza come di gioia, perche? qualunque sia la sensazione che prova sa che la sinergia tra un pennello ,dei colori ed una tela le permetteranno di renderla viva e vivida.