Biografia

Laura Casali nasce a Roma nel 1972 ed è un’artista e pittrice contemporanea che contraddistingue il suo stile personale nell’utilizzo del carboncino, suo primo amore, e nella ricerca continua di spessori e conquista dello spazio, dati dall’applicazione di acrilico a spatola e spesso di oggetti di riciclo a significato simbolico

Nella  continua ricerca della sua strada, frequenta con successo il III Liceo Artistico Statale di Roma, intraprende gli studi di architettura , poi di psicologia, alcuni corsi amatoriali di pittura e partecipa a piccole esposizioni artistiche locali collettive dedicate a giovani artisti, per poi lasciare tutto e lanciarsi in una vita lavorativa comune a molti.

Per molti anni lascia sopito e nascosto nel proprio inconscio il proprio desiderio di espressione, che riprende il sopravvento in un periodo di forte tensione emotiva.

Si rimette in gioco, con un grande desiderio di emergere e comunicare, ma mai dimenticando l'emozione che desidera trasmettere, attraverso la partecipazioni a diversi concorsi artistici.

La sua necessità espressiva nasce dall’urgenza interiore di comunicare, di esprimere ciò che non riesce a dire a parole, ciò che nasconde dietro un apparente grande autocontrollo; estrema necessità  di dare vita alle emozioni, che saltano fuori e prendono il sopravvento.

Le sue opere sono rappresentazioni di forti emozioni, di anime ribelli, spezzate e divise.

Con il suo personale modo di fare arte vuole contrapporsi alla richiesta dell’apparire e di « appiattimento morale ed emotivo»… un concettualismo che vorrebbe andare oltre il visibile mettendo in evidenza quelle sofferenze ed emozioni spesso laceranti, ma che la comunità non ama ascoltare e che quindi rimangono nascoste e silenti, senza la possibilità di venire riconosciute e vissute.

Opere a volte disturbanti ma vere… che non lasciano indifferenti…questo e’ l’intento!!! Comunicare e ricercare le emozioni vere e nascoste , quelle verità scomode che la vita ci pone di fronte 

Sceglie consapevolmente di lasciare molte opere senza titolo (pur contenendo un forte e personale significato emotivo e psicologico al momento della loro realizzazione) perché  il loro significato desidera essere riportato senza pregiudizio in chi guarda, raggiungendo quell’intimo momento del personale vissuto di ogni osservatore, nell’effimero e fuggevole attimo in cui osserva; Uno spunto di riflessione , anche psicologica, che l’osservatore, se vuole può anche riportare a sé  stesso e variare nel tempo.

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