Biografia
Nato a Milano nel 1953. Maneggio colori e pennelli da quando, a cinque anni, scoprii la magia che usciva da tubetti riposti in una scatola del cassettone: colori ad olio e pennelli lasciati da mio padre anni prima. Ho coltivato questa passione per la pittura sperimentando negli anni diverse tecniche (pastelli, tempera, olio, acquerello, tecniche miste, incisione).
In parallelo la psicoterapia, altra mia passione, è diventata la mia professione. Dopo la laurea in Medicina mi sono infatti specializzato in Psichiatria e successivamente in Psicoterapia.
Questi due percorsi hanno trovato un punto d’unione, e un arricchimento reciproco, nell’utilizzo dell’arte in ambito terapeutico.
Da queste radici, che affondano nel terreno dell’arte pittorica e dell’arte medico-psichiatrica, traggono linfa le intuizioni, il “clima”, le immagini e i contenuti che animano la mia pittura. Lo psichiatra Vittorino Andreoli ne “Il dolore con l’abito dell’arte” (1996) scrive: “Maralla pone inconsapevolmente il dolore, la disperazione, il male, la follia tra i temi dell’arte. Un’arte che descrive l’uomo in crisi, nei suoi momenti distruttivi. Un’arte del dolore che non è certo evasione e leggerezza”.
Mi piace lavorare su tematiche che ritornano negli anni, ampliate e arricchite dalle nuove esperienze che la vita offre. Le principali “serie” sino ad ora da me affrontate sono: Montagne, Sterpi e Rami, Cuori, Impronte, Onde e Mari, Persone, Croci, Alberi e Boschi, Strade, Lune ed Astri, Finestre, Valichi, Legni, I Grigi, Tane e Segni Gialli, Solo-Assenze, Larici, Scartini e Diari.