Comitato Scientifico Biennale di Sondrio (a c. di)

L’opera "With Open Arms" di Livio Billo si distingue per il linguaggio visivo forte e immediato, che trasmette un’intensa carica emotiva e simbolica. Realizzata su carta intelata, la composizione presenta una figura femminile al centro della scena, colta in un gesto che evoca sia accoglienza sia vulnerabilità, un dualismo che pervade l’intera opera.

La tavolozza cromatica si articola attorno a tonalità terrose e contrasti netti, con accenti di rosso e blu che richiamano la tradizione iconografica e il potere simbolico di questi colori. Il rosso, presente nel velo che incornicia il volto della figura, suggerisce passione, sofferenza e umanità, mentre il blu delinea un senso di calma e profondità interiore. Lo sfondo giallastro, trattato in maniera gestuale e materica, conferisce un’atmosfera vibrante e irrequieta, che sembra amplificare la tensione emotiva della scena.

Dal punto di vista formale, il tratto pittorico appare rapido e deciso, con pennellate spezzate e segni gestuali che creano un senso di movimento e dinamismo. La figura, pur avendo una presenza dominante, emerge in un gioco di trasparenze e sovrapposizioni che suggerisce una connessione tra l’individuo e lo spazio circostante. Questo dialogo visivo può essere interpretato come una metafora della relazione tra l'essere umano e il mondo, in un contesto contemporaneo spesso frammentato e complesso.

Il titolo, "With Open Arms" (A braccia aperte), rafforza l’interpretazione simbolica dell’opera, richiamando temi come l’accoglienza, la speranza e la resilienza. Tuttavia, l'espressione del volto della figura sembra suggerire una dimensione di sofferenza o lotta interiore, lasciando aperta la possibilità di una lettura più complessa, che riflette la condizione umana nelle sue sfumature più profonde.

CRITICA ARTISTICA BIENNALE DI SONDRIO

Sondrio, 12 gennaio 2025


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