Mara Ferloni
Tutta l'opera di Billo vuole essere ed è un diario di vita dell'artista, studioso di ciò che fu, di ciò che è e di ciò che potrebbe essere di questa umanità, se non dovesse prevalere la ragione. La storia, testimoniata da miti e leggende, e la natura, in tutta la sua affascinante esistenza, sono materia prima ed essenziale di un itinerario artistico ch'è proprio delle creature che hanno il passaporto per il libero transito dell'arte nella cultura [...].
L'uomo è il protagonista essenziale, di primaria importanza, nel filo del pensiero di Livio Billo. L'uomo non sempre sapiente che, nel corso dei millenni, appare scompare, soccombe, risuscita, reincarna il genio, genio del bene o genio del male, per la vita o per la morte con il suo eterno "essere o non essere" [...].
Estratto dalla presentazione della mostra personale alla Galleria "Forum Interart", Roma, 17-28 dicembre 1983.