Biografia

                                    Biografia      STUTTGARD LUCIANO

  Figlio d’arte, la cui vena artistica inizia in età adolescenziale ’70-’80 con la riproduzione di copie d’autore, Derain, Matisse, e artisti cubisti dell’epoca.
Il suo potenziale si manifestava nella capacità di riprodurre fedelmente nei minimi dettagli i grandi maestri del passato, Mantegna, Caravaggio, evidenziando pian piano la personale abilità nella figurazione e nel ritratto.
Perfeziona il talento, ereditato inizialmente dall’influenza del padre presso studi d’arte di illustri maestri liguri e Accademia belle arti di Genova corsi serali come uditore.
Alla fine degli anni ’90 all’età di 40 anni, decide di iniziare un percorso professionale frequentando dapprima un club artistico locale attraverso il cui esporrà presso la sede e presso prestigiose location liguri come Palazzo Ducale, e Palazzo San Giorgio di Genova, nonchè Palazzo Barberini in Roma interpretando l’elemento albero in uno stile figurativo paesaggista di ispirazione impressionista ma con elementi a volte realistici.
La natura, l’albero, il paesaggio, sono per lui una fonte ispiratrice di valori sociali, comuni dell’essere umano e del suo ambiente.
Il desiderio di andare oltre il veduto, nel tempo lo spinge però alla ricerca di una vena artistica più astratta, che partendo da riferimenti fauve nel colore e maestri quali il kandisky, dove troverà un legame spirituale artistico simile, lo porterà a produrre la sua prima serie astratta “creative alleanze” (2002-2004).
Partecipa ad innumerevoli collettive presso la sua città e alla sua 1 personale presso il centro La Spiga.
Dal 2009 spinge la ricerca espressiva in una direzione più intima che nulla avesse a vedere con elaborazioni già viste. Fu in una giornata solare che trovò l’ispirazione in modo spontaneo a seguito dello strofinamento degli occhi in una giornata solare estiva. La frammentazione della luce a singole entità di colore, fu l’immagine che rimase scolpita in un attimo nella percezione oculare, che lo ispirò nella ricerca di rappresentarla sulla tela il più fedelmente possibile.
Nasce così la serie “Vision”, definibile pittura digitale, dove ogni frammento di colore è impreziosito da un frame di colore oro, argento, nero, in giochi di concatenazioni a volte, e sovrapposizioni. La cornice (frame) assume una valenza energetica , percepita dal fruitore in relazione alla propria condizione vitale ed emozionale .
Espone opere in pezzi unici a Bruxxels, Torino, Novara, Roma e San Pietroburgo riscuotendo premi e classificazioni importanti (2009-2015)
Al termine di questo periodo produttivo, ritornerà a dipingere miscelando tecniche man mano maturate negli anni caratterizzate dalla contaminazione del percorso intrapreso. Il colore sarà sempre il protagonista nel suo lavoro, ma sperimenterà forme espressive ed estetiche particolari , dove il colore viene dapprima distribuito sulla tela direttamente dal tubetto in un gioco di accumulazione materica , ed in seguito distribuito diluito con tecnica in action painting che darà vita alla recente produzione floreale che sintetizzerà la comunione del suo astrattismo con rappresentazioni a volte surreali ma anche realistiche dell’elemento fiore ( 2015-2021) .Espone in mini personali presso galleria di Berlino e Mosca (2017), nonché successivamente Vercelli e Genova .
Solo dal 2022 nella continua ed incessante ricerca di astrarre il soggetto floreale inizia a dipingere le tele fluidificando il colore non più schizzato a pennello, ma gettato e/o colato direttamente sulla tela in giochi di accostamenti tonali, originando variegati cromatismi, in libera interpretazione, quale espressione di una volontà di rappresentare il legame indissolubile che lega il “rigore del colore” e la “libertà gestuale” nella ricerca di una forte bellezza espressiva.