Luisa Azzini - pittrice contemporanea

Sono nata a Piacenza, sonnecchiosa provincia adagiata sulla riva sud del Po, nel lontano 1960. All'età di otto anni, con la mia famiglia, siamo emigrati nella vicina Svizzera rincorrendo il sogno di una vita migliore. In realtà gli unici a beneficiare di quel cambiamento fummo io e mio fratello .Si viveva in un piccolo paesino, ai piedi delle Alpi. Aria pulita, mucche al pascolo e un bellissimo fiume, fecero da sfondo alla mia giovinezza. Per mio padre, ma soprattutto per mia madre, la vita seguiva un ritmo monotono, tra casa e lavoro e così, dopo 8 anni, siamo tornati nella terra natale, più poveri di prima. Ricordo di essere sempre stata una persona creativa, in tutti i campi. Quando mio padre mi castigava in casa, a seguito di qualche marachella adolescenziale, impiegavo il tempo in mille modi: creavo capi d'abbigliamento riciclando, assemblando, trasformando. Disegnavo e dipingevo qualsiasi superficie. Mi aiutava a dare un senso al tempo. Desideravo frequentare una scuola d'arte, ma quelli erano tempi in cui altri sceglievano per me e poiché a scuola ero una piccola promessa, decisero che potevo fare tutto, ma non morire di fame, come i pittori. Ero furiosa, ma dovevo obbedire. Scelsi così la prima scuola che mi venne a tiro: Istituto professionale, indirizzo chimica. Mi diplomai con i complimenti della commissione, per la precisione della prova d'esame, erano preoccupati che io avessi potuto copiare i risultati, poiché erano precisi al millesimo, cosa che non succede quasi mai. Non so nemmeno come riuscii a farla quella prova, in quei giorni si abbatté su di me una tragedia personale che cambio' in modo drastico la mia vita, i miei progetti, i miei sentimenti.  Abbandonai gli studi, lasciai la famiglia e iniziai il mio viaggio. Ho fatto tesoro della mia abilità nel muovere le mani e nei momenti di difficoltà economica, sono sempre riuscita a svoltare, grazie al mio istinto creativo. A 40 anni suonati, e due figli da crescere, mi sono iscritta al Liceo artistico "Cassinari",corso serale. Sono stati anni di immersione totale, le giornate erano di 78 ore, studiavo in ogni ritaglio di tempo, tra un semaforo e l'altro. Il mio obiettivo non era un diploma ma apprendere tutto il possibile, da tutti .Lavorare insieme ad altri è stato estremamente stimolante, non sentivo né la stanchezza fisica, né il peso della vita. Da allora coltivo la passione per la pittura. E' la mia "terapia ". Quando dipingo,, mi sento in pace con il mondo. Sono molto critica con me stessa, lo sono di natura, a volte troppo, conosco i miei limiti ma mi diverto a sfidarli .Mi piace confrontarmi con gli altri e con tutto ciò che mi emoziona.