Biografia

Mauro Meloni (Mahorn) è nato nel 1966, in Svizzera, nella città di Romashorn adagiata sul Lago di Costanza, nel cantone tedesco Turgovia situato nella parte nord-est della Svizzera. Sin da piccolo comincia a cimentarsi nel disegnare, con i pastelli, le abitazioni tipiche del posto, le montagne innevate, i paesaggi rurali idilliaci con i picchi verdi di montagna delle Alpi e dei prati. Dopo aver trascorso alcuni anni dell’infanzia in Svizzera, la famiglia si trasferisce in Sardegna ad Atzara, nel Mandrolisai. Qui i colori cambiano: dal verde dei prati, dei pascoli lussureggianti, delle vallate e delle cime maestose che creano paesaggi da cartolina si passa al giallo ocra del fieno nei terreni e la vegetazione arsi dal sole.

La degradazione del verde della clorofilla lascia spazio ai pigmenti colorati di giallo ambra e rosso, soprattutto in autunno, creando una magia di colori straordinaria. Non per niente Richard-Scheurlen rimase estasiato dalla bellezza dei paesaggi e rapito dalla luce del territorio che caratterizza il paese di Atzara: paragonabile solo alla luce che l’artista aveva osservato all’isola di Ceylon (ora Sri Lanka); una luce che riteneva fondamentale per apprezzare al meglio la sua pittura. Fu facile per Mauro farsi rapire da questa luce, da questi colori e da questi profumi, in particolare durante le manifestazioni quando il paese gremito da parecchi pittori per l’annuale estemporanea di Pittura in plein air , orgogliosi di riprendere scorci del paese che aveva dato ospitalità per anni a grandissimi pittori del 900, alcuni lo scelsero addirittura come loro residenza artistica (Antonio Ortiz Echague , Bernardo De Quiros ,Antonio Ballero, Filippo Figari, Giuseppe Biasi, Antonio Delitala, Stanis Dessy, e poi, Antonio Corriga e Vittorio Tolu a cui Atzara ha dato i natali).

Nelle strade profumo di Vino, di pane appena sfornato, di trementina e il tipico odore dei colori ad olio, tavolozze, cavalletti e tele in ogni rione, pittori in erba e anche più affermati in ogni angolo del paese e nelle campagne ad immortalare nelle loro tele, gli spettacolari scorci paesaggistici, i vigneti che circondano il paese, i costumi tradizionali, la tradizione popolare vista sia nelle rappresentazioni delle feste religiose che nel quotidiano . E’ in questo contesto che Mauro comincia ad appassionarsi fortemente alla pittura ad olio, partecipando all’età di 15 anni alla sua prima estemporanea di pittura, rappresentando un grappolo d’uva avvolto da catene ben robuste (a voler rappresentare il legame dell’economia del paese all’attività vitivinicola) suscitando l’ilarità di molti e l’apprezzamento di pochi.

Durante gli studi universitari sostiene alcuni esami di storia dell’arte che indirizzano i suoi interessi artistici principalmente verso il periodo rinascimentale non disdegnando successivi movimenti artistici quali realismo, impressionismo ed espressionismo.

I suoi primi dipinti rappresentano prevalentemente paesaggi rurali, scorci urbani ispirati da un’ attenta osservazione della natura incontaminata, degli scenari stupendi che circondano il territorio, sua fonte ispiratrice. Maturata questa esperienza negli ultimi tempi, si scopre ritrattista. Un ritratto ben eseguito deve mostrare l'essenza interiore del soggetto (dal punto di vista dell'artista) o una rappresentazione lusinghiera, non solo una somiglianza letterale. Come scrisse Aristotele "è obiettivo dell'arte rappresentare non l'aspetto esteriore delle cose, ma il loro significato interiore, per questo, non la figura esterna e il dettaglio costituiscono la vera realtà." e sposando ciò che sosteneva il filosofo, nei suoi ritratti cerca proprio di rappresentare l’essenza interiore del soggetto ritratto, fissando sulla tela attraverso le espressioni dei volti, gli sguardi , lo stato d’animo del soggetto dipinto. 

Quindi "Pittore" , (autodidatta) come a lui stesso piace definirsi , "non per divine capacità, ma solo per un incommensurabile passione per la pittura, in fondo l'arte non è altro che l'interpretazione personale di ciò che ogniuno vede e vive"