Il bisogno di rincorrere e di afferrare l’incomprensibile nascosto dietro ciò che gli occhi vedono, dietro ogni maschera, si tramuta in sintesi brutale, di nero e di colore. 

Il nero non è più colore, è materia stessa della verità, che diventa chimica e pulisce l’immagine da ciò che non è, tramutandola in essenza e svelandone il segreto. 

Il filo teso fra come le cose si mostrano e ciò che in realtà sono, viene reciso da una spatolata di materia colorata. 

L'inutile viene annullato e la verità viene accolta dalla tela. 

Finalmente il soggetto diviene ciò che è.