Biografia
Maria Pia Taverna nasce nel sud Italia nel 1965 la sua prospettiva artistica si è formata negli atelier dei più diversi e significativi artisti e designers della sua città. Dipinge per professione nel suo laboratorio a Torino dove ricerca e approfondisce le sue ricerche artistiche.
Con un corpo di lavoro che è informato da una comprensione storica dell’arte, da un innato senso stilistico e un intenso amore per il colore, Maria Pia Taverna crea in modo continuo pezzi dinamici di arte che catturano l’occhio con il loro liquido senso di movimento rivela e manifesta artisticamente, l'esser donna nella società contemporanea, sollecitando l'immaginativa, sua primaria fonte, trasformandola in immagini ora figurate poi trascese e surreali e altre volte esprimendosi in una astrazione lirica, simbolista. Una varietà di influenze artistiche, dallo stile grafico degli artisti della Pop Art degli anni ’60, alle linee ondulatorie dei Surrealisti e quello teatrale degli Espressionisti, possono essere trovate tutte nei confini di una singola tela. Le sue tele sono un intricato e scorrevole integrato mix di immaginazione fatta di olio e di digitale, come un alternarsi su una doppia tavolozza. Spazi ed elementi sicuri nelle opere di Maria Pia Taverna, sono raffigurati in patinati toni di grigio e colori intensi si immettono con forza. Avvalendosi, quindi, di due tecniche simultaneamente, stabilisce un inter-gioco in cui traspare il simbolismo. E' l'atmosfera dominante del femmineo, il suo pensiero interiore trasla a livelli di concezioni universali: le forme ben salde, i colori intensi ben disposti portano all'esternazione delle emozioni, del dinamismo della natura umana, al comportamento personale. Le opere digito-pittoriche di Maria Pia Taverna manifestano una individualità determinata, tesa a ricomporsi in un quadro di armonie cosmiche in cui emergono la ricchezza interiore, la disponibilità altrui e la ricerca della bellezza artistica. E' il senso delle sue opere. La doppia tavolozza di Maria Pia Taverna, utilizzata su supporto, è strumento di evocazione, dialogo e positive soluzioni prospettiche tra il conformismo sociale nel rapporto interpersonale e la propria esperienza di donna.