Biografia

Cicini Maria Teresa

Arte di denuncia

Pittrice autodidatta nasce a Roma nel 1975 e segue studi di carattere antropologico. Lavora nel mondo della comunicazione. L’arte è una passione. Non frequenta accademie o corsi di pittura. In seguito alla pandemia da Covid 19 il richiamo verso la pittura nasce e cresce ed esplode l'arte su tela. Inizia così la rappresentazione della sofferenza da abuso narcisistico, a volte, anticamera del femminicidio. In dodici mesi più di 100 opere su tela.

Lacrime su tela. 

Donne sofferenti, sottomesse, un esercito silenzioso di creature impaurite, schiave di situazioni sottese, incomprensibili all'immaginario comune. La sottomissione, il tormento, la paura, l’alienazione, la follia, la perdita di identità, il terrore, la vergogna, la menzogna, ma anche la riflessione, la speranza, la rivalsa, il cambiamento, la rinascita. Donne sopravvissute. Donne guerriere. È un’arte di denuncia verso chi ha inflitto abusi ed ingiustizie alla creatura nobile per eccellenza. La donna. 

Un'arte che vuole essere in prima fila contro ogni forma di silenzio. 

Più di 100 opere contro ogni forma di abuso. Un percorso intriso di dolore, suddiviso in tre differenti momenti: l’abuso, la consapevolezza, la rinascita. In un primo momento, la donna perde la propria identità, per poi riscattarsi e risollevarsi più forte di prima. Come l’Araba Fenice risorge dalle proprie ceneri, le donne rinascono dal proprio dolore, dalla loro morte interiore. Reagiscono, si rialzano più forti di prima e coltivano la loro resilienza. 

Colori ad olio e acrilico.