Biografia
La mia formazione non ha seguito le vie canoniche degli studi che preparano gli operatori dell'arte. Sollecitata fin da bambina dagli insegnanti di disegno a coltivare il mio talento, da adulta mi sono affidata di volta in volta a corsi tenuti da pittori/pittrici che, diversamente da me, le vie canoniche le avevano seguite. Fin dagli inizi, pur mirando a cogliere una certa verosimiglianza, ho puntato all'elaborazione di uno stile figurativo personale che cercasse di superare risultati troppo realistici, fotografici. Il mio tema prediletto, quello della figura femminile, infatti, tende all'astrazione, quasi alla "smaterializzazione". Le mie opere sono spesso e volentieri rappresentazioni allegoriche. La figura viene ritratta "sub specie aeternitatis", un'idea più che una persona, un personaggio, un'astrazione, un'idealizzazione. Sullo sfondo compaiono "città" o agglomerati di "case", che in qualche modo costituiscono il prolungamento astratto, surreale, quasi metafisico della figura in primo piano.