Biografia
Dopo la fanciullezza trascorsa in Val di Chiana, tra San Sepolcro ed Arezzo, Marisa Cozzini si è trasferita a Roma dove ha frequentato dapprima il Liceo Artistico e poi l’Accademia di Belle Arti da cui si è diplomata brillantemente sotto la guida di illustri Maestri quali Gentilini e Maccari.
Pervasa da un estro artistico che ne ha ispirato la produzione poetica e pittorica ha pubblicato raccolte di poesie e partecipato a importanti mostre in Italia ed all'estero.
La sua prima produzione pittorica è stata caratterizzata dal connubio tra poetica e poesia evidenziando una tensione forte verso l'idealizzazione della vita, verso l’unità lirico-figurativo-musicale ed esaltando il paesaggio e la varietà della natura.
Negli ultimi anni, invece, la ricerca fondamentale di un’armonia figurativa sulla caducità di ciò che è umano, sulla breve durata di cose e di stati di animo nonché sull'inverosimiglianza del sogno che apparentemente sembra lontano dalla vita, l’ha spinta verso una visione ossimorica che rappresenta gli aspetti contrastanti dell’essere umano ma che nel contempo ne esalta la ricchezza, la molteplicità degli accadimenti e la bizzarria delle apparenze, traspondendo tutto ciò in immagini di colore. (Antonio Piromalli) .
…….. Ebbene, conoscere Marisa, assistere al percorso artistico che l’ha condotta all’attuale approdo, è stato per me un pò come rivivere, in senso traslato, la nascita di una meravigliosa farfalla. Di quelle grandi, dai complicati nomi scientifici, provenienti dalle foreste amazzoniche o brasiliane, le cui ali enormi dai colori splendenti contengono magiche forme e sinuosi disegni. Una rottura incredibile, quasi un liberarsi da una ”crisalide esistenziale” opaca e amorfa, per gettarsi in un mondo fatto di voli liberi, di colori vivaci e squillanti. Una vita nuova, una ritrovata gioia del vivere! Sono queste le impressioni e le sensazioni che oggi si provano davanti alle “danze colorate” di Marisa Cozzini Vano, intenta ad esplorare, dentro e fuori di sé, il nuovo mondo. Volando tra inesplicabili forme, indagando le infinite possibilità espressive che, di giorno in giorno, diventano consapevole linguaggio, le sue opere rappresentano, sempre più, la fantastica complessità e le misteriose profondità della sua anima.
Massimo Struffi (già Presidente Fondazione Mastroianni).