Biografia
Massimo Bernardini vive e lavora a Roma, nei cui dintorni è nato.
Ha frequentato il Liceo Artistico presso l’Accademia di Belle Arti di Via Ripetta, e successivamente ha conseguito la laurea in Architettura presso La Sapienza.
Per tutti gli anni ‘70 l’intreccio tra impegni come progettista, attività di insegnante ed esperienze artistiche trovava il suo asse portante nel riferimento alla realtà sociale dell'hinterland metropolitano di Roma.
Negli anni ‘80 una ricerca più attenta al linguaggio e alla natura del mezzo espressivo lo hanno portato a sperimentare varie tecniche materiche, con la riscoperta dell’affresco e del graffito - creando i cosiddetti GRAFFESCHI - e l’uso di nuovi materiali, come l’alluminio e i composti di legno.
È un pittore figurativo che tratta i materiali della sua arte con un atteggiamento da astrattista. Chiede cioè ai colori, anzi alla materia di cui sono fatti i colori e i supporti del quadro, di rivelare la loro nuda verità, di indicare cosa essi siano prima di diventare forme, linee, scorci paesaggistici e tratti umani. Il suo uso del colore non prescinde mai dalla terra di cui il colore è fatto. Il suo intervento non si limita a stendere il colore sul supporto, ma agisce sul supporto stesso scavandolo, incidendolo, forandolo col trapano. Dal legno sa far emergere il fuoco, dall'alluminio, l'acqua.
La sua pittura talvolta non si ferma all'interno di una cornice ma invade pareti e muri fino ad avvolgere uno spazio - che spesso egli stesso ha progettato - con murali, affreschi e mosaici che ne moltiplicano gli echi.