Biografia
Nasce in un piccolo borgo del Teramano, Castiglione Messer Raimondo, nel gennaio del 1956. Sin da scolaro ha evidenziato doti creative ed artistiche. Ha partecipato a numerose Collettive insieme a pittori contemporanei affermati come Gino Berardi Gianfranco Zazzeroni Lucio Monaco e molti altri. Dal 2021 ha iniziato un percorso espositivo presso gallerie di città importanti artisticamente come Roma, (Via Margutta) Venezia, Firenze, ha partecipato nel 2022 e 2023 al 49° e 50° Premio Sulmona con un opera dedicata a Dante e Beatrice, Benevento Premio Assteas e XXVIII Premio città di Cimitile (Napoli). L’arte che esprime, come in un percorso programmato, varia dalla PopArt al Figurativo, dal Metafisico al Concettuale.
Pensiero della Critica:
“Due idee muovono l’interessante arte di Mauro Giangrande: la concezione che il viso e gli occhi siano lo specchio dell’anima, la convinzione che per vivere appieno l’esistenza sia necessario tornare bambini. E’ così che, allora, Mauro dipinge il suo “Vorrei tornare bambino”, dove la semplicità calviniana e la purezza di una alta fonte di montagna si uniscono alla poetica del fanciullino di Pascoli. Una forma mentis a cui basta poco per meravigliarsi per stupirsi, per fantasticare. Quattro ragazzini vestiti uguali, con pose e tazze diverse, stanno ad indicare, con lo stesso tipo di magia del Piccolo Principe, come le strade del sognare siano variegate, molteplici ed infinite.