Mauro Zani - artista contemporaneo
Mauro Zani nasce il 18 giugno 1956 a Mercato Saraceno, dove attualmente vive e lavora.
Comincia a dipingere negli anni ’70 soggetti figurativi, usando l’olio e l’acrilico su tela.
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Con il passare degli anni la sua pittura, però, diventa sempre più astratta e “materica” in quanto incuriosito dalla ricerca di nuovi materiali e nuove tecniche pittoriche.
L’anno 1990 segna una svolta importante nella sua carriera artistica; dopo aver vinto il “Premio Arte ‘90” indetto dalla Finante-Mondatori (sono oltre duemila artisti partecipanti), abbandona la pittura “tradizionale” per dedicarsi alla scultura, alle installazioni, alle performance, alla fotografia, alle elaborazioni computerizzate; sta seguendo un percorso ed una ricerca di tipo “concettuale” e “post-moderno”.
E’ in questi anni (dal 1990 al 2005) che l’artista conosce il suo momento migliore, esponendo in oltre cento mostre collettive e più di quaranta mostre personali nella maggiori gallerie e città italiane, in Germania e in Ungheria.
Di Lui scrivono le maggiori riviste d’arte Italiane (Flash Art, Arte, Juliet, Segno, Il Giornale dell’Arte) e molti sono i critici d’arte che lo recensiscono: Renato Barilli, Vittoria Coen, Roberto Daolio, Gilberto Pellizzola, Francesco Gallo, Alice Rubbini, Peter Wajermaier, Vittorio Sgarbi, Valerio Dehò…..e tanti altri ancora….
Dopo un breve periodo di “riflessione” e ripensamento, (dal 2005 al 2007), ritorna alla pittura……alle “sue origini” artistiche e, oggi, propone dei lavori “apparentemente figurativi”, usando la tecnica del pastello, dell’acquerello, della sanguigna e del carboncino.
Infatti, le immagini dei suoi ultimi lavori: animali e paesaggi “fiori di campagna”, “nudi velati”…….., hanno per l’artista un significato fortemente “concettuale”….. non è l’immagine rappresentata e dipinta ciò che conta….. essa è “solo” un mezzo di espressione; l’importante è che “l'opera”, qualunque e comunque essa sia, sappia comunicare sensazioni, emozioni, pensieri, interrogativi e curiosità, a chi la guarda e la contempla.
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