Gastone Ranieri Indoni
“Un Autore che non ha mai avuto a che fare con annotazioni di facile effetto e le sue esperienze pittoriche, nate da uno spontaneo autodidatta figurativo, hanno preso corpo , nel tempo di una ricerca costante e pervicace, crescendo e mutando una calligrafia sempre pura e viva che l’ha condotto al suo “vero” odierno sempre più affine e attinente al proprio raffinato intimo sentire.
Realizza così vigorosi contrasti tonocromatici che conferiscono ai dipinti un sensualismo acceso, ridondante e comunque amabilmente accattivante perché si avverte nello spontaneo “modus operandi” di Michele de Simone l’assenza di quel “maledettismo” creativo spesso abusato da sedicenti maestri.
Nelle sue opere vagheggiano rimandi prustiani da “temps perdu” perché è opinabile scorgere nelle sue opere ricordi d’infanzia, chè nei ragazzi più sensibilità rimane impressa anche in modo inconsapevole, riversando la “verve” creativa fatta d’immagini spontanee arricchite da forme e colori che si equilibrano dando fascino e solennità alle sue realizzazioni.
Realizza così vigorosi contrasti tonocromatici che conferiscono ai dipinti un sensualismo acceso, ridondante e comunque amabilmente accattivante perché si avverte nello spontaneo “modus operandi” di Michele de Simone l’assenza di quel “maledettismo” creativo spesso abusato da sedicenti maestri.
Nelle sue opere vagheggiano rimandi prustiani da “temps perdu” perché è opinabile scorgere nelle sue opere ricordi d’infanzia, chè nei ragazzi più sensibilità rimane impressa anche in modo inconsapevole, riversando la “verve” creativa fatta d’immagini spontanee arricchite da forme e colori che si equilibrano dando fascino e solennità alle sue realizzazioni.