Biografia

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA
Nancy Avellina
Nasce in Sicilia, in Acireale provincia di Catania il 12 gennaio del 1984.
Consegue il Diploma di Maturità Artistica presso
l’Istituto Statale Filippo Brunelleschi di Acireale ( CT ), nel contempo consegue la qualifica professionale di Restauro sezione Dipinti. Dopo gli studi conseguiti,
frequenta uno Studio Pubblicitario dedicandosi all’arte grafica pubblicitaria e nel contempo al disegno, alla pittura su diversi supporti (vetro, legno, ferro, terracotta, tela, ecc..) nutrendo una netta sensibilità per il rilievo delle forme architettoniche, inoltre ispira una profonda scia poetica che traspare non solo nelle sue poesie ma anche nei suoi dipinti.
Già precocemente da bambina mostra grande sensibilità e maestria nell’uso del colore e abilità nel disegno, sorprendendo insegnanti e pubblico per il talento espressivo e dinamico.
La pittura di Nancy Avellina è partita in età giovanissima, prima ancora di frequentare gli studi e intraprendere viaggi, chiusa tra le mura di una stanza lascia scorrere le pulsioni che incide nei suoi dipinti divenendo la fiamma che accende l’anima ribelle che vuole sprigionarsi dalle mura che la tengono prigioniera. Ella cerca ossessivamente la perfezione della natura, degli elementi architettonici, dei soggetti che immortala come fotografie, designando una realtà animata di colori accesi e incantata da una magica atmosfera da dove traspare lo spirito poetico.
Della prima collezione, articolata da diverse opere, spicca la grande tela intitolata “Il Panorama dei sogni” dove la realtà si fonde in un sogno puramente romantico, illusionistico, dove le ragioni percettive insieme con quelle del cuore sono entrambe interessate da una forte cromaticità pittorica che rende al paesaggio dinamicità, armonia e attrazione.
L’Artista viaggiando tra Roma, Firenze e Parigi viene particolarmente attratta dalla pittura rinascimentale accademica, dalle meraviglie nascoste nella Città del Vaticano e i suoi monumenti storici esemplari, dagli Impressionisti francesi cui Renoir e dai Macchiaioli, Veristi italiani cui domina la macchia di colore che crea contrasto e luminosità. Pertanto riesce a fondere un suo stile personale unificando chiaro scuro e macchie di colore, particolari minuziosi e rilievi, creando un incontaminato contrasto di luci ed ombre che si intersecano tra loro. Ella così dialoga con la propria pittura e poesia divenendo lo scopo principale per superare gli affanni della vita ed il potenziale mezzo espressivo per comunicare le emozioni più profonde, i sentieri oscuri sepolti nel cuore, nell’anima e l’amore l’unica fonte di beatitudine e felicità. Infatti nei suoi dipinti traspare l’armonia del colore, della luce, delle ombre, dove spicca la qualità tecnica, la bellezza incontaminata di una realtà mistica ed inconfondibile nel suo stile, ovvero nelle sue opere poetiche traspare una danza ritmica, armoniosa e sensuale di versi liberi e leggeri; >.
La ricerca stilistica e iconografica delle sue rappresentazioni è in continua evoluzione così spaziando da un soggetto all’altro, imprimendo sulla tela le proprie emozioni, studiate e contemplate così designando una realtà enigmatica, evolutiva, animata da vivaci colori, dove oltrepassa i confini del reale, dell’uomo e del suo divenire, dove permane l’ordine degli elementi, il vigore delle acque, in un clima pacifico e incontaminato. Punti cardini delle sue visioni e proiezioni sono: la forza, la pace, la speranza, la giustizia, l’amore, la purezza, la felicità, la gioia, la luce di un mondo eterno e incontaminato dove regna la pace terrestre, il sogno, la fiaba, l’immortalità del tempo, dello spazio e dell’essere, dove l’uomo stesso si fonde nella luce della vita, dove si unisce alle bellezze del creato, dove egli si libera dai mali del mondo per accogliere lo spirito e la luce divina nella sua interezza. Ella si trova in una fase sperimentale, di ricerca iconografica e verità introspettive, ovvero trascendentali e metafisiche oltre che fisiche e razionali.
L’obiettivo principale dell’Artista è divulgare nel mondo la propria arte e poesia, lasciando un segno, un messaggio che tutti possono contemplare ed ammirare.
Nancy ha allestito diverse mostre con successi di pubblico e di critica, le sue opere sono pubblicate su cataloghi e riviste internazionali ed inoltre inserite in diversi siti e portali d’arte internazionali. Di lei si sono interessati critici d’arte (per citarne alcuni: Luigi Crescibene, Maria De Michele, Pasquale Solano, Alessandro Costanza, ecc…) e sue opere sono state recensite su annuari d’arte. Ha partecipato a concorsi letterari e artistici ricevendo importanti riconoscimenti e premi.
Al concorso internazionale “Il Convivio”, ha ottenuto il “Diploma di merito” al premio “Pietro Carrera”, un encomio più che meritato per la pubblicazione dell’opera poetica intitolata “La chiave per vivere”, recensita sul giornale internazionale “Il Convivio” dalla direttrice Enza Conti a cura di Vittorio Verducci e pubblicata dalla stessa casa editrice. “La chiave per vivere”, Prefazione a cura di Giuseppe Manitta: ( Nancy Avellina con l’opera “La chiave per vivere” ha ottenuto il “Riconoscimento di merito” al premio “Pietro Carrera” per la silloge inedita. Si tratta di un testo che, come fa intuire il titolo stesso, si dipana nei meandri dell’io, scovandone i segreti più intimi, le paure e gli affetti, le decisioni e le contemplazioni. Tutti gli argomenti, però, ruotano attorno ad un nucleo centrale che si può agevolmente identificare nel sentimento amoroso. Tuttavia non è solamente questo aspetto che interessa la nostra autrice. Lei si abbandona alle vicissitudini dell’intimo e medita continuamente sul valore della vita, sulle incomprensioni che in essa si delineano. Il tutto si concentra in un animo altamente sensibile che fa della sofferenza la propria arma e che, in un percorso emozionale, si avvia verso la luce. Difatti all’elemento luministico richiamano ambedue le sezioni in cui è suddivisa la silloge. L’anima , dunque, è come l’araba fenice, che continuamente risorge, nonostante sia succube di duri contraccolpi. In questa riflessione, tra visioni oniriche e dimensioni memoriali, si staglia quella duplicità o dialettica che caratterizza l’uomo e il suo sentire. L’amore, che è la chiave della vita, è al contempo fonte inesauribile di gioie, è portatore di ferite, incanto della vita, istigatore di patemi. Tra gli affetti, rilevanza ha anche l’amore in senso lato, quello familiare, che costituisce l’altra sfumatura della “chiave per vivere”.
. I versi appena citati, tratti dalla lirica “Sognare”, sono indicativi della raccolta. Intorno all’emozione ruota ogni lirica, ma proprio questa tematica ci permette di individuare nella poesia di Nancy Avellina non soltanto una semplice visione e interpretazione dei sentimenti, ma un inno generale alla vita. Tra questi temi c’è il tempo che con il suo scorrere inesorabile permette di cogliere l’importanza di ogni momento. L’interiorità dell’autrice sopraffà lo sconforto perché, come afferma lei stessa, la forza di vivere deve vincere letteralmente la paura di cedere. Ecco, dunque, la lotta che costantemente si intrattiene a favore della propria anima e della propria esistenza, un atteggiamento che si estende al mondo, alla realtà e, più in generale, all’esteriorità. Dunque il sentimento crea un effetto concentrico sino ad investire persone e luoghi cari. Dalle liriche, difatti, emerge un caloroso attaccamento alle cose e agli scenari vicini all’autrice, una topografia reale che accompagna la topografia del cuore. Il mistero della vita si associa al mistero della salvezza, alla religiosità e al confidare nel futuro. Una poesia del cuore, quella di Nancy Avellina, ma al contempo una riflessione propositiva sul domani.
Giuseppe Manitta ).
L’Artista da pochissimo tempo inizia a partecipare a concorsi letterari/artistici ed a pubblicazioni. E’ stata Accademico Associato con inserimento nell’Albo d’Oro dell’Accademia Internazionale di Belle Arti, Lettere e Scienze di Michelangelo Angrisani, sue opere sono state in permanenza presso la Flyer Art Gallery di Roma con la quale ha collaborato. Nell’anno 2016 ha allestito un importante mostra personale dal titolo “Armonie” ospitata nella splendida cornice del Palazzo dei Duchi di Santo Stefano a Taormina, selezionata meritevolmente dalla Fondazione Mazzullo, presentata attraverso un analisi critica e analitica dal Dottore Giuseppe Manitta e recensita sul giornale internazionale “Il Convivio”; inoltre, uno Speciale televisivo è stato dedicato alla mostra d’arte “Armonie”. Nel mese di novembre 2016 il suo nominativo è stato ascritto presso l’archivio dell’Albo Mondiale degli Artisti contemporanei A.M.A. (fondazione Costanza). Le sue opere sono state recensite e stimate dal Dottore Alessandro Costanza, Presidente della fondazione Costanza. Il Critico d’Arte opinionista Pasquale Solano ha dedicato una critica all’opera intitolata “Riflessi nell’infinito” conferendo all’autrice il seguente premio della critica, per gli alti meriti artistici, che fanno di lei, una grande interprete del colore Made in Italy.
L’artista ogni anno organizza corsi di pittura e disegno, rivolti a bambini e ragazzi presso laboratori creativi addetti con l’obiettivo di far crescere nuovi talenti attraverso metodi di ricerca sempre in evoluzione, così insegnando la disciplina artistica in tutte le sue forme ai piccoli aspiranti futuri artisti. Nell'anno 2020 viene pubblicata sullo storico annuario d'arte "L'elitè 2020" selezione arte italiana da Artitalia Edizioni di Roberto Perdicaro, sempre nello stesso anno realizza le illustrazioni per il libro di fiabe dell'autrice siciliana Pina Spinella dal titolo"Urek e la magia del Natale.
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