Biografia
Mi sono avvicinato alla pittura da autodidatta sul finire degli anni '80;
intuitivamente colore, movimento e forma hanno dato corpo ai miei lavori.
Tra i grandi Maestri del passato ho sentito più vicini Vincent Van Gogh, Michelangelo Merisi da Caravaggio, Paul Gauguin e Rembrandt.
Oggi sento di intendere l'arte come pensiero cosmico; ne consegue una riflessione concettuale che ho sintetizzato filosoficamente nella massima
Il Pensiero
infinito degli infiniti
la cui mente dissolve il tempo e lo spazio
nella perpetua trasmutazione di ciò che è in ciò che non è e di converso
A questo pensiero cosmico attribuisco la funzione espressiva della forma che sia essa oggettuale che non.
Lo sguardo è la porta di accesso alla più profonda immaterialità e tutto ciò che è materia non può prescindere da tale considerazione.
Io come esecutore non sono che il tramite di pulsioni e sensazioni attraverso cui trasformo il non essere in essere.