Biografia
Mi chiamo Paola Caruso nasco a Cosenza il 23 settembre del 1961. Sin da piccola scrivo poesie e disegno case. La lettura di libri di narrativa mi aiuta ad esercitare il talento della scrittura. La pittura la scopro durante gli anni della scuola media. Dipingere è stato facile e sconvolgente nello stesso momento. Il nuoto che pratico sin da piccola modella il mio corpo a livello fisico. Il tennis e la ginnastica che pratico mi avvicinano a diventare istruttore. Insegnare ginnastica mi aiuta aa aiutare le persone a migliorare la personale forma fisica. Ad instaurare bellissimi rapporti con le persone. La mia forza fisica, e la mia volontà mi aiutano a superare prove ginniche. A superare esami difficili universitari. Nella mia città di Cosenza frequento compagnie teatrali dove vivo il palcoscenico del teatro Rendano e del teatro Morelli sia nello scrivere recensioni degli spettacoli per l’Università della Calabria. Sia come spettatore guardando gli attori con il binocolo dal loggione dei teatri. Sia come aiuto regista nelle produzioni teatrali. A teatro osservo il pubblico elegante e gentile che guarda e ascolta. Comprendo il valore del pubblico. Quando vedo l’uomo che applaude alla battuta di un attore durante una commedia. Quando ascolta l’esibizione di un cantante. Quando un’attrice declama una poesia. comprendo il valore unico di un uomo. L’uomo che applaude e ride ad una battuta, esprime un’emozione di piacere. L’applauso non è rivolto all’immagine in movimento che cammina sul palcoscenico. Bensì all’arte vivente organica, che prende forma sulla tela di un quadro. All’immagine filmica nella ripresa di un film. Al gesto di un attore. Alla parola scritta di una poesia. Gli anni universitari sono stati fondamentali per la mia formazione culturale. Il cinema è stata l’arte che studio con vera passione, assimilo miei i concetti teorici e pratici del linguaggio cinematografico. Stimola il mio istinto a creare, a scrivere un soggetto, una sceneggiatura. A considerare la natura e l’uomo come oggetto di ricerca. Amo il documentario come arte da studiare e ricercare. Attraverso la scienza semiotica descrivo e racconto la vita di un borgo, di un fiume, di una città. Attraverso i personaggi di una storia rendo vivo una parte dimenticata. Il documentario è un lavoro autonomo che appassiona il ricercatore cinematografico. L’antropologia medica, è la scienza che mi appassiona per comprendere il cuore umano, conoscere il corpo umano la sua forza. La dinamicità, la praticità, la riflessione sono elementi essenziali del mio carattere. I quadri che dipingo, i testi che scrivo, gli abiti che cucio sono essenziali per farmi comprendere le abilità, le emozioni il piacere, la gioia. La semiotica come scienza mi appassiona e mi aiuta a capire e conoscere l’uomo e la natura. Mi piace molto il rapporto con le persone, che reputo essenziale nella vita umana e artistica. Mi laureo in Disciplina delle arti, musica e spettacolo presso l’Università degli Studi della Calabria. Frequento numerosi corsi del mondo audiovisivo e giornalistico, che mi aiutano ad ampliare il mio bagaglio culturale. A conoscere artisti per confrontarmi e scambiare idee. La permanenza alle isole Eolie per un anno mi aiuta a forgiare il mio carattere, a lavorare con passione per realizzare un buon prodotto. La mia pittura racconta la natura, le abitudini di un uomo, i valori che ritiene importanti per vivere. I miei libri analizzano i sentimenti umani e descrivono il rapporto di coppia, le tradizioni o abitudini della vita di una famiglia con valori di rispetto, di stima di fiducia. Nelle poesie descrivo il sacrificio e la volontà degli uomini nel credere ai sogni, non solo come realtà onirica da studiare, ma come realtà possibile. Seguo corsi d’arte privata nella città di Cosenza. Dal 2000 dipingo il mare la sua acqua, che sin da piccola mi attrae e diventa una passione da coltivare il nuoto. Che aiuta il mio corpo a modellarsi con l’energia dell’acqua del mare. Ad appagare l’istinto vero del mio essere nel sentirmi felice a nuotare, a fare ginnastica in acqua, a prendere il sole. Da grande diventa una grande fonte di ispirazione per dipingere e guardare le onde che lambiscono gli scogli e regalano emozioni vere a chi li osserva. I generi dei quadri che dipingo sono astratti e realistici. Adotto il linguaggio semiotico per comunicare il messaggio di un mio quadro. Scopro il colore bianco perché regala al quadro bellezza ed armonia. Un medium di comunicazione di un linguaggio nuovo della pittura. I paesaggi marini che dipingo, i fondali, gli erbari i pesci sono figure che dipingo quando studio l’habitat del mare. Nei quadri astratti racconto la realtà quando osservo l’aspetto psicologico e semiotico, spirituale e magico che successivamente trasporto all’interno della tela in forma astratta. I quadri astratti che dipingo si compongono di elementi essenziali, come forme spirali, cerchi e quadrati, seguiti da una campitura compatta di colore, con una stesura veloce che segue la mia mano. L'istinto, la forza della mia mano, il vigore del colore rivelano una pittura gestuale. Che trasmette sulla tela il lato psicologico della mia personalità. L’occhio dell’uomo che guarda un mio quadro rimane attratto dal colore che cattura il suo sguardo e lo induce a capire il significato del soggetto dipinto per conoscere la natura vera di un uomo. L’istinto vitale o la forza sconosciuta e misteriosa che rende vivo un uomo, un animale, una roccia. In conclusione, la mia pittura suscita negli amanti dell’arte pittorica, nei critici di arte, negli artisti la scoperta dell’energia come movimento che rende vivo la cellula umana e conferisce allo spirito una sua capacità di vita. La passione come istinto innato e dono che danno origine alla vita. Studiare, ricercare ed ampliare i contenuti per scrivere o comunicare a voce è stato il mio modo di studio sin dalle medie, specialmente nelle materie dell’italiano, della filosofia, della letteratura latina e greca. La lingua francese mi ha conquistato per la bellezza e scorrevolezza della parola scritta, e la pronuncia dolce emessa dalla voce. Lo spagnolo mi affascina per la dolcezza e per il significato delle parole. L’italiano rimane la lingua per scrivere e comunicare in una società votata alla tecnologia. Il dialetto calabrese lo conosco come studio, come origine della regione in cui sono nata, ma lo parlo poco. Un’altra passione che coltivo da sempre è sperimentare in cucina ricette nuove per appagare le mie papille gustative.